Gastroenterite in un lattante

Dottor Paolo Pantanella A cura di Paolo Pantanella - Dottore specialista in Gastroenterologia Pubblicato il 22/06/2019 Aggiornato il 06/02/2025

Il rischio legato al vomito e alla diarrea è la disidratazione, la cui serietà si valuta controllando la perdita di peso a cui è andato incontro il bambino.

Una domanda di: Valentina
Le scrivo perchè mio figlio di 4 mesi ha da domenica notte vomito e diarrea acquosa senza mostrare segni di miglioramento, anzi…ora gli sono comparse pure le occhiaie sotto agli occhi e comincia ad essere più lamentoso del solito.
Sono stata già due volte dal pediatra, al più tardi oggi, che mi ha detto che la gastroenterite deve fare il suo corso e che anche se il piccolo aveva perso peso era stabile. Tornati a casa però ha ricominciato ad avere scariche di diarrea acquosa e oggi non vuole nemmeno mangiare ed è molto lamentoso.
Ho provato a dargli la soluzione reidratante orale e dei fermenti ma finora non hanno aiutato. Cosa posso fare? Oggi è il quinto giorno di malattia…quanto potrebbe durare?
Specifico che purtroppo ad inizio maggio ho dovuto smettere di allattare per via di una infezione ai reni e gli ho dato prima il latte hipp 1 e poi però il giorno prima che si verificassero vomito e diarrea gli ho datto il latte humana 1. Ho tentato il cambio latte perchè con il precedente piangeva spesso e aveva molto flatulenza. L’humana sembrava averlo tollerato bene, poi la notte è successo il patatrak.
La ringrazio per l’aiuto e scusi il disturbo.

Paolo Pantanella
Paolo Pantanella

Cara mamma, pesare il bambino la può aiutare a capire la serietà della situazione: se ha perso meno del 5% del peso (ad esempio, se prima di stare male pesava sei chili e ha perso meno di 300 grammi) significa che la disidratazione è modesta e la condizione del bambino non preoccupa; se invece ha perso di più deve essere ricontrollato per vedere lo stato generale, la reattività, i segni di idratazione: insomma occorre monitorarlo con attenzione. Sulle cause ovviamente non posso sbilanciarmi e neppure sulla durata (anche se in genere la situazione tende a risolversi con il passare dei giorni), però le consiglio di tenersi a stretto contatto con il suo pediatra aggiornandolo sulle novità in particolare su un eventuale peggioramento. Mi tenga aggiornato, se lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Beta-hCG: il loro valore data la gravidanza?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La datazione della gravidanza si effettua in prima battuta partendo dalla data di inizio dell'ultima mestruazione, successivamente in base a quanto rileva l'ecografia e non considerando il valore delle beta-hCG.  »

Acido folico: l’assunzione di due compresse lo stesso giorno può causare danno?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'assunzione occasionale di una seconda compressa di acido folico nell'arco di 24 ore non provoca alcun danno alla gravidanza e non rende opportuno saltare l'assunzione il giorno successivo.   »

Fai la tua domanda agli specialisti