Salve Dottoressa,
Alle settimana 7+3, ho eseguito un’ecografia transvaginale e abbiamo visto
l’embrione con crl 8.3 mm e un cuoricino pulsare. Nei giorni seguenti ho
provato a misurare i battiti con il misurato di pressione e sono solo di 73
battiti al minuto. So che in gravidanza dovrebbero aumentare, a me non sta
succedendo e avendo concepito con trattamento ICSI sono molto ansiosa.
Sarebbe così gentile da darmi il Suo parere?
Grazie mille, cordiali saluti.
Elisa Valmori
Salve cara signora, la sua domanda mi ha fatto per un momento temere il peggio in quanto avevo letto “battito cardiaco basso” e immaginato che si trattasse del suo piccolo.
A inizio gravidanza se riscontriamo all’ecografia un battito cardiaco fetale basso possiamo dubitare che la stessa stia procedendo per il meglio.
Infatti, come lei stessa avrà notato quando ha effettuato la sua ecografia interna a 7+3 settimane, il battito cardiaco dell’embrione è un meraviglioso sfarfallio inarrestabile.
Diverso è il caso della mamma.
E’ vero che in gravidanza il cuore accelera il suo battito e si possono avere anche più facilmente extra-sistoli (ossia battiti cardiaci fuori dal ritmo cosiddetto sinusale del cuore).
Non è detto che questo non sia accaduto anche a lei. Magari prima della gravidanza la sua frequenza cardiaca era inferiore alla media e solo ora, sebbene aumentata, risulta perfettamente nella media. Inoltre, sono convinta che il misuratore di pressione non possa essere considerato alla pari dello sfingomanometro e dello stetoscopio (gli strumenti impiegati dai medici per misurare solitamente la pressione e il battito cardiaco). Potrebbe anche esserci stata una sottostima della sua frequenza cardiaca da parte del misuratore di pressione! Oppure potrebbe essere stato un momento di “defaiance” dettato dal caldo, dalla digestione…
La cosa che mi sembra importante dirle è che la gravidanza è un momento in cui ci si può abituare ad ascoltarsi e ad osservarsi per scoprire la meraviglia della Natura all’opera.
E’ vero che c’è la tecnologia che ci permette di farlo con esami del sangue e strumentali come le ecografie ma nel tempo una mamma sa dire come sta lei stessa e “sente” la salute del suo bambino…è una specie di intuito femminile, vedrà che non vale soltanto per la gravidanza ma anche dopo la nascita.
Come diceva una volta una pediatra illuminata “la mamma sa che il suo bambino non sta bene 48 ore prima dello stetoscopio del pediatra!”
So di sembrarle magari stravagante con questa risposta ma mi preme davvero farle intravedere una possibilità diversa di vivere questo periodo così unico e speciale con la minor ansia possibile. A questo proposito le posso dire che le ostetriche più di noi medici sono veramente alleate preziose delle mamme, perché le aiutano a scoprire in loro delle risorse che nemmeno sapevano di avere…provare per credere!
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