Flusso sanguigno che non si arresta con i farmaci

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 01/06/2023 Aggiornato il 01/06/2023

A volte i farmaci antiemorragici non bastano ad arrestare il sanguinamento, per cui diventa necessario il ricorso a interventi più drastici.

Una domanda di: Margherita
Ho 49 anni compiuti da qualche giorno, madre di 3 figli (parti naturali) è dal mese di luglio che il ciclo è diventato irregolare (mai avuto problemi in passato). In questi mesi ho dovuto fare uso di tranex per fermare l’emorragia, e dopo 15/20 giorni si concludeva, quest’ultimo invece è da giorno 13 c.m. sto prendendo tranex (nonostante il mio medico ha detto 3 al giorno io ne prendo 6 al giorno) già da 8 giorni, le perdite sono leggermente meno ma sempre presenti. Lui mi ha detto di fare una isteroctomia quando finiranno ma non c’è accenno. Volevo capire se dopo tutte queste tranex sia normale che abbia ancora perdite? Il medico mi aveva detto per 4 giorni io già sono all’ottavo giorno di assunzione del farmaco.
Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Margherita, credo che il suo medico le abbia dato un buon parere per una cura chirurgica. Non mi dice se il suo utero è fibromatoso o adenomiomatoso ma talvolta gli uteri dopo le gravidanze hanno un contegno emorragico che deve essere affrontato chirurgicamente perché terapie antiemorragiche, come il Tranex o ormonali, sortiscono ben pochi effetti. Un’alternativa, ma purtroppo con parecchi effetti collaterali, è quella di indurre una menopausa e quindi cessazione dei flussi che innescano questi periodi emorragici. Mentre riflette su quanto le ho scritto le consiglio di assumere 2 compresse al giorno di un preparato a base di ferro, in modo che se si procede con l’intervento lei possa affrontarlo con un buon livello di emoglobina. Con cordialità.

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