Salve sono una giovane mamma, mio figlio tra poco compirà 6 anni. Il suo
pisellino ha solo un buchino per fare la pipì. Ho avuto il primo pediatra che
mi diceva di non toccarlo, che la natura avrebbe fatto il suo corso, mentre la seconda, che ho attualmente, me lo ha forzato gli ha fatto uscire la cappella
con tanto di sangue e mi ha detto brucerà la pipi quando la farà e, nel
frattempo, di tamponare con la pomata al cortisone. Poi, durante il bagnetto, di prendere l’abitudine di tirare indietro la pelle. Mio figlio da quell’episodio non se lo è più fatto
toccare. Nella mia famiglia tutti mi consigliano di sforzarlo e tirarlo
giù, ma non voglio assolutamente ricordarci quel trauma. Che devo fare?
Leo Venturelli
Gentile signora,
se la fimosi del prepuzio (la pelle ristretta che copre il pene) non è serrata, ma si è osservato che è possibile tirare la pelle che ricopre il glande (il prepuzio) all’indietro, anche se con fatica e dolore per il bambino, conviene senz’altro che lei cerchi di convincere suo figlio a eseguire da solo (da solo!) delicatamente e quotidianamente, con la sua supervisione, la manovra senza però forzare e senza drammatizzare. E’ giusto che lo faccia mentre è immerso nella vasca da bagno o dopo la doccia perché la pelle del prepuzio è ammorbidita, risulta più tenera ed elastica dopo il contatto con l’acqua calda. Lo scorrimento può essere parziale, ma tanto basta a dare fiducia al bambino, a renderlo sicuro di essere in grado di effettuare questo semplice esercizio, di fatto molto utile. E’ così importante che sia il bambino a eseguire da solo questa “ginnastica del pisellino” perché può regolarsi al meglio, fermandosi nel momento in cui avverte dolore. In questo modo si evita di traumatizzarlo e anche il rischio che non voglia più eseguire la manovra. Posto tutto questo, se la manovra non è praticabile perché la pelle e troppo stretta, per un mese, tutte le sere si può applicare sul prepuzio una crema al cortisone per facilitare l’elasticità del prepuzio ed evitare il dolore. Cari saluti.
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