Salve, sono una ragazza con fattore RH negativo, mentre il mio ragazzo non lo sa, dovremmo preoccuparci se avremo un bimbo? Tutto ciò potrebbe nuocere
al feto?
Elisa Valmori
Cara aspirante mamma, non direi sia il caso di preoccuparsi della compatibilità o meno del suo gruppo sanguigno con quello del suo partner in vista di una futura gravidanza…per fortuna la natura non ha difficoltà a “mascherare” il bambino agli occhi del sistema immunitario materno ed evitare così il rigetto (Non solo sul gruppo sanguigno: per metà patrimonio genetico il feto è differente dalla madre!)
In ogni caso, tra gli esami del sangue previsti per la coppia che pianifichi una gravidanza, è previsto per entrambi emocromo, emogruppo ed eventualmente analisi delle Emoglobine anomale, in modo da evidenziare anche la presenza di anemia mediterranea in uno o entrambi i futuri genitori.
Essendo lei di gruppo negativo, dovrà ricevere l’immunoprofilassi a circa 28 settimane di gravidanza e anche in caso di diagnosi prenatale invasiva, dopo il parto solo se il bambino risulterà di gruppo sanguigno positivo.
Si tratta di una iniezione di anticorpi che evitano a lei di immunizzarsi contro il fattore Rh e la proteggono in questo modo dall’aggredire i globuli rossi di un eventuale secondo figlio.
Spero di averle risposto senza darle ulteriori preoccupazioni: una cosa alla volta!
Cordialmente.
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