Salve, ho 39 anni e dopo diversi anni di tentativi mirati, 2 iui e 1 icsi
fallite, sono rimasta incinta naturalmente. Ho un nipote, figlio di mia
sorella, nato con cardiopatia congenita (trasposizione dei grossi vasi), che
all’epoca non è venuta fuori dalla semplice morfologica. Vista la
familiarità ho chiesto alla mia ginecologa di fare, oltre alla morfologica,
anche l’ecocardio fetale. A 18 settimane esatte mi ha fatto ecocardiofetale e
una sorta di premorfologica, ha detto che è tutto ok, ma è stata piuttosto
frettolosa e superficiale oltre che spesso distratta. A 21 settimane mi ha
fissato la morfologica. Non soddisfatti io e mio marito abbiamo chiamato un
centro specializzato che ci ha fissato ecocardiofetale e premorfologica a
19+2 e morfologica a 21+3. Tralasciando il fatto che la mia ginecologa non
posso sostituirla perché è una parente, e che ugualmente, soddisfatti o
meno, a 21 settimane devo fare la morfologica con lei, ci è sorto un grosso
dubbio: questi due esami ripetuti nel giro di poche settimane (a 18
ecocardiofetale già fatta, a 19+2 ecocardiofetale da fare con altro
specialista, a 21 morfologica con la mia ginecologa e a 21+3 morfologica con
specialista) possono nuocere al bambino?
Durante questi esami ogni volta fanno sentire il battito, fanno vedere i
flussi sanguigni e così via: questi esami così ravvicinati rischiano di provocare
danni al feto o sono innocui?
Ora sono a 18+4.
Grazie per l’attenzione.
Giovanni Battista Nardelli
Gentilissima signora,
esame ecografici frequenti e ravvicinati non creano al danno al feto.
Quindi tranquilli; seguite le indicazioni che vi sono state proposte.
Molto cordialmente.
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