Come dobbiamo comportarci con un neonato che ha un’ ernia inguinale? Piange spesso al cambio del pannolino. Grazie.
Dottoressa Alessia Bertocchini
Cara mamma,
c’è solo l’intervento per risolvere il problema dell’ernia inguinale, che è dovuta all’ingresso di una piccola porzione di intestino in uno dei due canali inguinali, che sono i condotti posti ai lati dell’addome sopra la piega dell’inguine, lungo i quali avviene la discesa dei testicoli durante la vita intrauterina. La causa è da ricercarsi nella mancata chiusura spontanea del dotto peritoneo-vaginale, un “canale” di comunicazione tra la cavità addominale (dove durante la gravidanza si forma il testicolo) e lo scroto (dove si posiziona il testicolo prima della nascita). Intorno al settimo mese di gravidanza, una volta che il testicolo raggiunge lo scroto, il dotto peritoneo-vaginale dovrebbe iniziare a chiudersi: in genere il processo di chiusura termina nell’arco dei primi 30 giorni di vita. La complicazione peggiore è rappresentata dallo strozzamento dell’ernia, che si manifesta con dolore forte che aumenta in seguito alla palpazione e indurimento dell’ernia: se accadesse, occorrerebbe recarsi con la massima urgenza al pronto soccorso. Oltre che per evitare simili eventualità, l’ernia va risolta perché da un lato c’è il rischio che il tratto di intestino erniato venga compromesso dall’altro esiste il pericolo di conseguenze per il testicolo, in quanto l’ernia schiaccia i vasi sanguigni che lo irrorano. Il mio consiglio è di rivolgersi al più presto a un chirurgo pediatra (si faccia indirizzare dal suo pediatra di famiglia) il quale deciderà il da farsi. Tenga presente che l’intervento può essere effettuato anche su bambini molto piccoli ed è sempre preferibile alle complicazioni a cui l’ernia può esporre. Mi tenga informata, se lo desidera. Con cordialità.
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