Embrione che non si vede in sesta settimana

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 14/10/2020 Aggiornato il 14/10/2020

Intorno alla sesta settimana di gravidanza l'embrione dovrebbe essere già visibile ecograficamente.

Una domanda di: Giulia
Dopo un anno di attesa finalmente scopro di essere incinta, le mie ultime mestruazioni sono stare il 23 agosto, mi sono scaricata un app per vedere il corso della gravidanza e mi ha segnalato che sono di 6 settimane circa. Questo lunedi ho fatto la prima visita e mi è stato detto che c’è la cameretta gestazionale di 9mm ma di forma un po’
irregolare e il sacco vitellino di 4mm e ha misurato le beta che sono risultate oltre 10.000. Il mercoledi mi avrebbe dovuto visitare di nuovo e avrei dovuto
ripetere le beta ma poiché era impegnata non mi ha visitato e sono dovuta andare via. Nella prima visita ha detto che l’embrione non si vedeva ancora, ho iniziato a prendere da ieri l’acido folico. Mi devo preoccupare o sta andando tutto bene? Magari era troppo presto per vedersi?

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno Giulia e mi perdoni se l’ho fatta attendere per la risposta. Dunque, non le nascondo che il valore delle beta-hCG mi sembra davvero molto elevato rispetto al dato ecografico che mi ha riportato. Di solito si hanno quei valori circa a 5 settimane di gravidanza (calcolata a partire dall’inizio dell’ultima mestruazione) quando all’ecografia l’embrione comincia a essere visibile. Nel suo caso non lo era e questo farebbe ipotizzare che il concepimento sia avvenuto in ritardo oppure che la gravidanza per qualche motivo non sia partita col piede giusto. Direi che ha fatto bene a iniziare ad assumere acido folico, di solito lo si comincia anche prima: è utile assumerlo dall’inizio dei rapporti liberi e per tutto il primo trimestre di gravidanza.
Presumo che la sua ginecologa le abbia proposto un ulteriore appuntamento per valutare ecograficamente l’evoluzione della gravidanza…se l’embrione diventa visibile, significa che c’è stato un ritardo nell’ovulazione e di conseguenza nel concepimento che ha fatto iniziare la gravidanza più avanti rispetto alla sua ultima mestruazione, se invece l’embrione non si paleserà e la camera gestazionale resterà quindi “vuota” dovremo accettare di porre diagnosi di aborto interno in gravidanza iniziale. In questo secondo caso, è altamente probabile che la gravidanza riesca a risolversi spontaneamente ossia senza bisogno di effettuare alcun “raschiamento” della cavità uterina, cosa che risulta meno invasiva e quindi con minor rischio di complicanze a breve e lungo termine sulla sua fertilità.
Spero di averla aiutata, resto a disposizione se desidera tenermi aggiornata, cordialmente.

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