Di recente mi sono imbattuta in un contenuto creato da un’ostetrica che sconsigliava l’utilizzo dell’ecografia transvaginale durante la gravidanza fisiologica, indicando la possibilità di rifiutarsi nei controlli previsti durante la gestazione. Ho provato ad esporre la perplessità alla mia ginecologa che si dichiara non in accordo con tale affermazione. Qual è il suo parere rispetto all’utilizzo di tale procedura nei diversi controlli da affrontare durante tutta la gravidanza?
È necessario utilizzarla anche in presenza di una gravidanza senza problemi?
Potrebbe effettivamente essere controproducente utlizzarla dal 2° trimestre in poi?
Grazie per la disponibilità e professionalità.
Sara De Carolis
L’ecografia transvaginale è un utile strumento che riesce a valutare la lunghezza della cervice: un parametro che esprime il rischio di parto pretermine.
Ecco il motivo per cui viene effettuata.
Nel caso di una gravidanza a basso rischio, potrebbe non essere effettuata.
Nella mia opinione, la cervicometria, eseguita in corrispondenza dell’esame morfologico, dà una buona informazione e rassicura la donna ed il curante che vuole avere informazioni certe su questo parametro.
Dopo di ciò, nel basso rischio può non essere più effettuata. Cordialmente.
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