Dubbio sull’esito della morfologica

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 24/05/2021 Aggiornato il 24/05/2021

Se l'ecografia rileva un'anomalia relativa alla lunghezza degli arti è opportuno chiedere la consulenza di un chirurgo ortopedico, per avere indicazioni sul da farsi.

Una domanda di: Lisa
Mi trovo alla 23 settimana di gravidanza, ho già due figli in perfetta
salute.
Dalla 19esima settimana, alla morfologica si è notato che il mio bambino
aveva femore e omero al 5%, (i femori anche un po’ curvo) poi monitorando
con eco di II livello fino alla 23 settimana si è visto che gli arti stanno
crescendo ma siamo sempre sotto il quinto percentile. Tutti gli altri organi sono
regolari, torace, testa e peso ed ha un bellissimo profilo.
Mi hanno fatto amniocentesi di urgenza, primi risultati negativi, cariotipo
normale ora siamo in attesa dei test genetici per escludere le displasie.
Siamo molto preoccupati e angosciati, mi chiedo se non si possa pensare solo
ad un bimbo costituzionalmente solo piccolino.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, capisco l’ansia e l’angoscia per il suo bambino…e direi che l’ipotesi che lei fa concludendo la sua lettera mi sembra la più veritiera.
Non ho naturalmente la sfera di cristallo per escludere sindromi o altre malattie a carico degli arti ma…vorrei che continuaste a voler bene a questo bambino dal profilo bellissimo senza avere fretta di cucirgli addosso una diagnosi.
Sono d’accordo che è più facile per tutti quando i figli non hanno niente che non va, quando sono “normali” ma…a volte il Cielo affida dei bimbi speciali a genitori (e famiglie!) speciali…chissà che stia capitando anche a voi di avere questo privilegio.
So che può sembrare fuori luogo che mi esprima in questi termini…però mi sento di dirlo dopo che ne ho fatto esperienza direttamente con una dei miei figli (ha una diagnosi di disturbo dello spettro autistico). Ho imparato tanto da questa figlia “speciale” (ma tutti i figli lo sono, ciascuno a suo modo) e attraverso la sua malattia di cui avevo tanta paura ho scoperto che i figli non sono mai riducibili alla loro diagnosi: sono uno spettacolo vivente!
Anche avere già dei figli/fratelli è una grande risorsa: la famiglia numerosa ha doti e risorse moltiplicate per il numero dei suoi membri…insieme voi siete una squadra imbattibile!
Apritevi con i vostri figli “grandi” e spiegate loro le vostre preoccupazioni…i problemi affrontati con il loro sguardo sono già meno insormontabili.
Dal punto di vista medico siete già seguiti presso un centro di diagnosi prenatale. Il mio consiglio è, una volta precisata la diagnosi, di chiedere la consulenza (anche tramite lo stesso centro) dello specialista ortopedico o chirurgo che possa eventualmente correggere il difetto agli arti del vostro bambino o, in alternativa, di conoscere famiglie con bambini affetti dalla stessa patologia, così da non farsi terrorizzare definitivamente dalla diagnosi ma, magari, scoprire che è possibile conviverci ed essere persino più sereni di altri “normodotati”…
Spero di averla aiutata, resto in attesa di vostre notizie se potete, cordialmente.

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