Le scrivo in merito a un dubbio riguardo l’integratore di acido folico (Folidex) che sto assumendo da ormai 14 mesi.
Arrivo da un aborto interno avvenuto a giugno 2023, senza nessuna apparente causa. Di mia iniziativa decido di fare degli approfondimenti dai quali
risulta una mutazione Mthfr C667T in omozigosi e una mutazione della protrombina, ma i miei valori di Omocisteina sono perfettamente nella norma.
Mi viene consigliato dalla ginecologa di assumere il Prefolic e di eseguire un consulto ematologico.
L’ematologo, visti i valori nella norma, mi spiega che momentaneamente non è necessario assumere dosi così alte di Prefolic e consiglia di proseguire
con un acido folico “normale” e solo in caso di nuova gravidanza riprendere con il Prefolic, associato ad eparina a basso peso molecolare.
La ginecologa prende atto e consiglia di seguire il parere dell’ematologo.
Ora, nella mia ignoranza, facendo delle ricerche online, ho letto di diversi studi che parlano di accumulo di acido folico non metabolizzato in pazienti
con mutazioni come la mia, che potrebbero aumentare l’insorgenza di forme tumorali. Questo mi ha molto spaventata e volevo capire se fosse il caso di
assumere nuovamente una diversa forma di acido folico, magari in dosi inferiori rispetto al Prefolic 15 mg.
Ho visto che ne esistono diversi (Mthfr Prevent, Quadrefolic, ecc…), ma ovviamente non vorrei variare integratori in autonomia.
Non sono più seguita dalla precedente specialista e a settembre prenoterò un nuovo controllo annuale con altro medico, ma momentanemente non sapevo a chi
rivolgermi.
La ringrazio anticipatamente.
Elisa Valmori
Salve signora,
giustamente l’ematologo le ha consigliato di assumere eparina in caso di gravidanza (lo richiede la mutazione della Protrombina che la fa rientrare nelle pazienti denominate trombofiliche in quanto maggiormente a rischio di eventi trombotici in casi particolari come ad esempio la gravidanza).
Per quanto riguarda la mutazione MTHFR devo constatare che ogni specialista ha una visione differente e così non mi trovo concorde né con la ginecologa né con l’ematologo circa l’impiego di Prefolic.
Per correggere il difetto enzimatico a carico di MTHFR non basta infatti aumentare il dosaggio di acido folico: occorre by-passare l’ostacolo fornendo una forma di acido folico già “metabolizzata”.
Nei soggetti portatori della mutazione, andrebbe quindi proposta la supplementazione con il 5-metilfolato o Quatrefolic (600-800 microgrammi/die) per attenuare i possibili rischi sia della carenza di acido folico, che dell’accumulo dello stesso in caso di integrazione ad alti dosaggi.
A mio avviso questa supplementazione potrebbe iniziare da subito, in alternativa al Folidex, e proseguire anche per tutta la gravidanza (e comunque almeno per il primo trimestre della stessa).
Le auguro di poter nuovamente provare la vertigine del test di gravidanza positivo e soprattutto di coronare il suo sogno di diventare mamma…a presto si spera!
Cordialmente.
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