Dubbi sulla perdita di peso durante l’allattamento

Dottoressa Chiara Boscaro A cura di Chiara Boscaro - Dottoressa specialista in Nutrizione Pubblicato il 28/12/2020 Aggiornato il 03/01/2021

Perdere peso si può anche in allattamento, a patto però di non affrontare diete fai-da-te ma di affidarsi ai consigli di un esperto in nutrizione.

Una domanda di: Valentina
Buongiorno ho 31 anni e ho due figli. Uno nato a inizio 2018 di quasi tre
anni e uno nel 2020 che attualmente ha 5 mesi. Prima della mia prima
gravidanza pesavo 54 kg per 1.67 circa. Dopo la prima gravidanza mi sono
rimasti 7 kg che non ho più perso quindi pesavo 61kg. A 61 kg sono rimasta
incinta la seconda volta. In gravidanza sono arrivata a 75 kg, dopo il
parto ne pesavo 67. In questi cinque mesi sono riuscita a tornare al mio
peso pre seconda gravidanza, quindi 61 kg , cercando di mangiare sano ( ma
senza fare una vera e propria dieta) e facendo una blanda attività fisica.
Ora vorrei tornare al mio peso pre prima gravidanza ( quindi 54 kg, cioè il
mio peso ) o almeno avvicinarmi ( anche 55/ 56 mi andrebbe più che bene).
Naturalmente perdendo peso molto lentamente come ho fatto fino adesso (quindi no diete drastiche/ non equilibrate). Allatto esclusivamente al seno
(fra un mese il bambino inizierà lo svezzamento), e in internet ho
letto quanto segue: “uno studio dimostra che una perdita di peso superiore
al mezzo chilo a settimana causa la concentrazione nel latte materno di
residui tossici denominati POP. Questi sono una famiglia di sostanze
tossiche presenti nel grasso materno; durante il dimagrimento passano nel
latte in quantità proporzionale al grasso metabolizzato”. Anche sul sito
della Leche league ho letto che dimagrire più di due kg al mese causa il
passaggio di queste sostanze nel latte. La mia domanda è: se dimagrisco
lentamente come sto facendo ora, posso stare tranquilla che questi Pop non
passino nel latte o comunque un pochino ne passano lo stesso se si
dimagrisce? Io sono già tornata al peso pre seconda gravidanza, ma essendo
sempre stata molto più magra di così vorrei dimagrire ancora e tornare al
mio peso normale ( 54 kg o comunque massimo 56), ovviamente sempre con
criterio con diete equilibrate e lentamente. Posso essere sicura che così
facendo non passi nessuna sostanza dannosa nel latte materno o perdere
grasso libera comunque queste sostanze, anche in caso di calo ponderale
graduale e lento? Grazie.
Chiara Boscaro
Chiara Boscaro

Gentile lettrice, con il termine inquinanti organici persistenti (POP) la scienza ambientale individua dei composti organici caratterizzati da una marcata tossicità e da lunghi tempi di vita nell’ambiente. Grazie alla stabilità chimica e al carattere lipofilo, danno luogo a processi di bioaccumulo. Queste sostanze per caratteristiche proprie (come la lipofilia- affinità per i grassi) si accumulano in alimenti quali carne, pesce, uova e latte e raggiungono la massima concentrazione nell’uomo, soprattutto nel tessuto adiposo ed in particolare nel sesso femminile che ne ha una percentuale maggiore. Il latte materno è ricco di grassi, è perciò una delle matrici in cui si accumulano i POP: l’allattamento diventa la principale fonte d’assunzione di queste sostanze per i neonati. Per tale motivo il latte umano è una matrice unica per il monitoraggio biologico, l’OMS stessa, che raccomanda il biomonitoraggio del latte materno, ha già coordinato quattro studi internazionali sull’argomento.Il punto quindi è prevenire la contaminazione in utero prima ancora di quella associata all’allattamento al seno, riducendo l’introduzione di POPs nell’ambiente e limitandone la presenza nella catena alimentare. Purtroppo l’assunzione di questi composti esula dal concetto di dimagrimento e l’unico consiglio che Le posso fornire è variare il più possibile la Sua alimentazione in termini di provenienza dei cibi, controllando le etichette, affidandosi a filiere produttive certificate e sostenibili. La perdita di peso graduale e lenta è la migliore in ogni dieta, da non effettuare in modo autonomo ma affidandosi ad un biologo nutrizionista o medico dietologo, che Le saprà consigliare un buon piano alimentare per evitare di avere carenze di nutrienti essenziali per l’allattamento al seno. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Gravidanza indietro di una settimana secondo l’ecografia: è brutto segno?

26/08/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La ridatazione ecografica della gravidanza è un'eventualità che di per sé non segnala che qualcosa non va. Spetta comunque al ginecologo che effettua l'ecografia fornire tutte le informazioni del caso.   »

Fai la tua domanda agli specialisti