Ci sono risultati del test di Coombs che devono essere interpretati da specialisti che si occupino di positività "non tipiche".
Una domanda di: Martina
Sono una mamma alle prese con la seconda gravidanza. Nella prima gravidanza (2021) il test di Coombs è risultato sempre negativo
da inizio a fine gravidanza, mentre nella seconda gravidanza c’è la presenza di alloanticorpo anti-s (non titolabile anche ora che sono al 7^mese).
La mia domanda è questa: nel caso in cui al momento del parto ci fosse uno scambio/contatto tra mio sangue e sangue del nascituro, mettendo caso che
quest’ultimo abbia alleli ss, il mio anticorpo anti-s (anche se non titolabile) può causare qualcosa al piccolo?
![Faustina Lalatta Faustina Lalatta](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAMLCwgAAACH5BAAAAAAALAAAAAABAAEAAAICRAEAOw==)
Faustina Lalatta
Gentile signora,
la sua domanda è molto specialistica e lo specialista da interpellare sarebbe un ematologo che si occupi di positività di Coombs non tipiche. Certamente in ospedale le avranno indicato il medico di riferimento o comunque le avranno suggerito il da farsi.
Comunque sia, anche solo guardando i valori (non titolabile) e la settimana gestazionale (7 mese) non vedo particolari allarmi. Sul comportamento dopo la nascita saranno i ginecologi a decidere cosa fare (non legga troppo Internet, mi raccomando).
Cordiali saluti.
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