Vorrei capire se il livello di paroline raggiunto da mia figlia, che ha 17 mesi abbondanti, è soddisfacente oppure no.
Pongo queste domanda perché ho notato che ci sono bambini più piccoli di lei che dicono molte più paroline e qualche altro della sua stessa età che ne dice meno.
Lei dice “am” riferendosi al cibo (per chiederlo o quando dà da mangiare alle bambole), dice “bam” quando cade qualcosa o quando getta un oggetto a terra, dice “aua” o “auaua” per chiedere l’acqua, dice “mamma”, ogni tanto (non spesso) dice “tatà” (papà) indicandomi, sempre ogni tanto (non
spesso) dice “tata” riferendosi alla sua bambola. Poi dice diverse onomatopee: bà per fare il cane, “maaa” per fare il gatto, “buum” per fare la macchina, “meee” per fare la pecora, “mmmm” con la bocca chiusa per fare la mucca, “aaaa” (saltando) per fare la rana, “aaar” per fare il leone, “pa pa” (invece di “pio pio”) per fare l’uccellino, “pua pua” per fare la papera. Questo è il suo repertorio. Cosa ne pensate? È pochino?
Noto che non mischia ancora le sillabe, e infatti non ha mai fatto la lallazione variata.
Vi ringrazio se vorrete darmi un parere.
Leo Venturelli
Gentile papà,
mi pare che la piccola abbia un suo vocabolario, anche se ancora limitato a monosillabi, ma orientato a indicare con precisione persone, cose, animali. Se gli altri aspetti del neurosviluppo, oltre appunto al linguaggio, non sono sottodimensionati, ma validi (mi riferisco al fatto che interagisca con voi adulti, che indichi gli oggetti, guardandovi se siete voi a fare la domanda, che cerchi di imitare vostri gesti, che si metta a giocare a fare finta di …), non vedo per il momento problemi specifici. Aiutatela a parlare leggendo con lei qualche libro cartonato, fatele sentire musica o voi stessi coinvolgetela con filastrocche o ritornelli. Se poi vi sembra che non faccia progressi nei prossimi 3-4 mesi, utile parlarne col vostro pediatra. Considerate che verso i 2 anni il vocabolario si deve arricchire di circa 50 paroline. Cordialmente.
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