La mia perplessità è la seguente: è possibile non visualizzare in ecografia il sacco vitellino con una camera gestazionale di 13 mm o questo è predittivo di un esito negativo della gravidanza? Le segnalo anche una repentina crescita della camera gestazionale che, nell’arco di due giorni, è raddoppiata, passando da 6 mm ai 13 mm di oggi. I sintomi della gravidanza al contrario si sono leggermente attenuati, passando da una marcata stanchezza e tensione al seno a una moderata energia. Dovrei essere alla settimana 5+3 ma uso il condizionale perché la mestruazione potrebbe essere iniziato qualche giorno dopo la data che ho indicato. Le beta, dosate quattro volte fino a quattro giorni fa, erano in crescita costante. Grazie se vorrà darmi la sua opinione in merito. Cordialmente.
Elisa Valmori
Salve cara signora, mi stupisce che non abbia posto queste domande al ginecologo che le ha fatto l’ecografia oppure gliele ha poste e desidera un secondo parere. In generale, è sempre bene esporre al ginecologo che esegue l’ecografia i prorpi dubbi, per non uscire dallo studio con una sensazione di smarrimento e confusione. In ogni caso, direi che a 5 +3 settimane ci aspettiamo di vedere la camera gestazionale in utero ma sappiamo che non è sempre così facile visualizzare anche l’embrione e il sacco vitellino che, come un palloncino, fluttua nella camera gestazionale nei pressi dell’embrione. In ecografia ostetrica, inizialmente (verso la quarta/quinta settimana di amenorrea ossia contando i giorni dall’inizio dell’ultima mestruazione) si visualizza solo la camera gestazionale dentro l’utero. Poi diventano visibili il sacco vitellino e infine l’embrione con il suo cuoricino che batte all’impazzata. A dire il vero, mi pare strano che la camera gestazionale raddoppi le sue dimensioni nel giro di due giorni e mi viene da credere che sia stata magari sottostimata nel primo controllo. In teoria, ci aspettiamo che la camera gestazionale aumenti di circa un millimetro al giorno. Direi che non mi sembra saggio (né di una qualunque utilità) continuare a fare prelievi di sangue per dosare le beta-hCG. La sua gravidanza è in utero, questo è il dato fondamentale. Se poi sia destinata a proseguire o purtroppo ad interrompersi, lo scopriremo vivendo. Sarebbe veramente paradossale se, per essere certi che la gravidanza stia procedendo regolarmente, lei nel frattempo si anemizzasse per colpa di tutti quei prelievi delle beta e finisse per mettere a rischio la gravidanza stessa, non crede? Tanto più che mi lascia intendere di non essere completamente certa della data della sua ultima mestruazione. Magari ha semplicemente ovulato (e quindi concepito) più tardi, dato che anche il ciclo mestruale era iniziato dopo. Direi che anche la scomparsa dei sintomi di gravidanza potrebbero non essere dirimenti. Conta soprattutto l’amenorrea ossia l’assenza del ciclo mestruale. Gli altri sintomi possono mancare o scomparire anche quando la gravidanza è invece perfettamente evolutiva. La cosa che mi sembra utile consigliarle è un controllo ecografico a distanza di almeno una settimana dal precedente, così da monitorare l’andamento di questa gravidanza e, si spera, dipanare tutti i dubbi e le ansie che per ora la costringono. Spero di averla rincuorata, resto a disposizione se occorre, cordialmente.
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