Dolori al basso ventre a 20 mesi dal parto: che fare?

A cura di Francesco De Seta - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 23/11/2023 Aggiornato il 23/11/2023

Il dolore è sempre un campanello d'allarme che deve suggerire di cercarne l'origine. Per farlo non si può tirare a indovinare, ma occorre effettuare controlli mirati.

Una domanda di: Chiara
Sono una donna di 37 anni, madre di due bimbi di 4 anni e 20 mesi. Al momento non ho ancora avuto il capo parto (allatto al seno mia figlia almeno 6-7 volte nelle 24h ). La stessa cosa mi era capitata con mio figlio maggiore, il ciclo tornò 21 mesi dopo il parto. Sei mesi fa ho fatto una visita ginecologa di controllo con ecografia transvaginale da cui è risultato tutto nella norma. Le scrivo per chiedere un consiglio riguardo la mia salute. Nelle ultime settimane sto avendo dei dolori al basso ventre che, a volte, ricordano i dolori mestruali però molto più leggeri. In una occasione ho notato anche una sensazione di “pesantezza” vaginale e leggero bruciore durante la menzione. Entrambe le problematiche sono sparite da sole nel giro di un paio di giorni mentre il fastidio albasso ventre è rimasto. Normalmente eseguo una visita ginecologa con scadenza annuale però mi chiedevo se non fosse il caso di anticiparla, sono una persona ansiosa e sto già pensando di avere una grave malattia. La ringrazio per l’attenzione. Un saluto cordiale.
Francesco De Seta
Francesco De Seta

Buongiorno signora, i dolori pelvici possono essere di diversa natura: ginecologica, intestinale, vescicale, muscolare e così via. Talora la diagnosi è complessa per la similitudine dei sintomi a partenza dai diversi organi: tensione, senso di pesantezza, dolori persistenti. Io credo che, se la sintomatologia urinaria è passata, ma persistono questi dolori, potrebbe essere indicato anticipare la solita visita di controllo così da capirne la natura e scegliere la terapia adatta. Nel frattempo mi raccomando con alimentazione, idratazione, regolarità dell’intestino e, soprattutto, limitiamo l’ansia foriera sempre di somatizzazione del dolore. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti