Distacco amniocoriale in sesta settimana: proseguirà la mia gravidanza?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 23/02/2023 Aggiornato il 07/03/2023

Se le perdite ematiche non si presentano e non compaiono dolori a livello pelvico, ci sono ottime probabilità che la gravidanza proceda per il meglio, anche nel caso in cui l'ecografia abbia evidenziato un mancato accollamento.

Una domanda di: Vittoria
Buongiorno. Alla sesta settimana + 0 giorni l’ecografia ha evidenziato il battito cardiaco, l’embrione di 3 mm e la camera gestazionale. Ha evidenziato anche l’area pericamerale disomogenea e algie pelviche. Sono a riposo. Le chiedo se questo è grave.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, per prima cosa forza e coraggio! Ecograficamente, è possibile documentare nelle prime settimane di gravidanza una zona circostante la camera gestazionale che viene denominata distacco chorion-deciduale (io per prudenza preferisco usare piuttosto il termine di mancato accollamento). Bisogna immaginare l’embrione al lavoro sul tessuto interno dell’utero (si chiama decidua) per scavarsi una nicchia che lo nutra sempre meglio (la placenta con tutti i villi choriali sul versante materno e il cordone ombelicale con le due arterie e la vena ombelicale sul versante fetale). Questa operazione di formazione e perfezionamento della placenta ha inizio con l’impianto (ossia alla 3° settimana contando dall’inizio dell’ultima mestruazione, 1 settimana dopo il concepimento) e termina circa alla 24° settimana di gravidanza. A volte è proprio per “colpa” dell’impianto che si verificano delle piccole perdite di sangue che fanno temere il peggio alle mamme e le portano in pronto soccorso col nodo alla gola…per fortuna non è affatto detto che si tratti di una minaccia d’aborto! Anche nel suo caso a mio avviso la sola presenza di dolori pelvici e il riscontro ecografico di un possibile distacco non devono significare necessariamente che la sua gravidanza sia minacciata. E’ opportuno evitare gli sforzi, stare a riposo (ma non certo allettata, mi raccomando: non è malata!) Stare a riposo significa in primis astenersi dal compiere un lavoro gravoso ma anche quelli domestici non scherzano…a volte è preferibile che la mamma incinta prosegua l’attività lavorativa (specie se sedentaria) piuttosto che rimanga a casa ad occuparsi di quelli! Direi che se le perdite ematiche non si presentano e se lei non avverte particolari dolori a livello pelvico, ci sono ottime probabilità che tutto proceda per il meglio…glielo auguro di cuore! Infine, mi permetto di chiederle se ha potuto esprimere i suoi dubbi con il ginecologo che le faceva l’ecografia. Magari mi ha chiesto semplicemente un secondo parere, oppure sul momento non si è azzardata a fare domande oppure le sono venute in mente solo quando è tornata a casa col referto e queste foto di cui non sa ancora se gioire oppure no…non è facile ma se riesce in futuro abbia la “faccia tosta” di chiedere maggiori spiegazioni ai medici. Immagino lei sia alla sua prima gravidanza: è più che naturale che abbia bisogno di tempo e parole per capire cosa le accade. Non si lasci intimidire dai colleghi e dalla loro eventuale fretta o disinvoltura nel salutarla: chiedete e vi sarà dato! Spero di averla confortata, resto a disposizione se desidera, cordialmente.

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