Gentile professore,
ho una curiosità che mi frulla nella testa da anni. Esiste un’inclinazione genetica a sviluppare dipendenza da droghe, alcol e fumo di sigaretta?
Con cordialità
Giovanni Porta
Gentile Luca,
le dipendenze da droghe, alcool e fumo sono condizioni patologiche multifattoriali. Diversi studi hanno dimostrato che nella loro origine, oltre a fattori ambientali, sono implicati fattori genetici ed epigenetici. Diversi geni sono stati recentemente associati ad abusi e dipendenze da sostanze. I geni coinvolti agiscono in vari modi: attraverso un alterato metabolismo della sostanza (metabolismo dell’alcol e della nicotina), tramite un’alterata funzione di un recettore per la sostanza (affinità del recettore nicotinico) e attraverso meccanismi generali di dipendenza (geni che modulano la risposta a stress, emozioni e controllo comportamentale). Alterazioni di questi geni possono predisporre allo sviluppo della dipendenza, e possono essere trasmesse alla prole.
Un’altra spiegazione di una possibile ereditarietà sta nel fatto che le sostanze che causano dipendenza, assunte durante la gravidanza, sono in grado di modificare in modo diretto il DNA fetale attraverso meccanismi epigenetici, che non alterano cioè i singoli geni ma ne influenzano l’espressione. Alterazioni epigenetiche possono predisporre allo sviluppo della dipendenza.
E’ quindi riconosciuta una possibile predisposizione genetica ed epigenetica allo sviluppo di dipendenze, tuttora oggetto di studio. Resta comunque certo che tale predisposizione non sia sufficiente né necessaria perché si instauri una condizione di dipendenza di qualsivoglia natura.
Sicuri che la ricerca scientifica ci porterà a capire sempre di più i meccanismi fisiologici e patologici, restiamo disponibili per chiarire eventuali futuri dubbi e curiosità.
Nota della redazione: per quanto riguarda l’epigenetica, riportiamo la spiegazione di questa sofisticata branca della biologia data del ricercatore tedesco Thomas Jenuwein: “La differenza fra genetica ed epigenetica può essere paragonata alla differenza che passa fra leggere e scrivere un libro. Una volta scritto il libro, il testo (i geni o le informazioni memorizzate nel DNA) sarà identico in tutte le copie distribuite al pubblico. Ogni lettore potrà tuttavia interpretare la trama in modo leggermente diverso, provare emozioni diverse e attendersi sviluppi diversi man mano che affronta i vari capitoli. Analogamente, l’epigenetica permette interpretazioni diverse di un modello fisso (il libro o il codice genetico) e può dare luogo a diverse letture, a seconda delle condizioni variabili con cui il modello viene interrogato”.
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