Difficoltà con l’addio al pannolino

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 14/11/2019 Aggiornato il 02/01/2020

E' più che normale aspettarsi che un bimbo di 30 mesi non abbia ancora acquisito in modo soddisfacente (per gli adulti) il controllo della vescica. Bisogna quindi armarsi di pazienza e attendere che arrivi anche per lui il "giusto momento".

Una domanda di: Lia
Buongiorno dottoressa Raimo,
eccomi qui di nuovo. Le riscrivo a distanza di un anno. Forse ricorderà la storia di Diego. Dopo aver rimesso il pannolino a 21 mesi, questa estate a a circa 30 mesi abbiamo riprovato a levare il pannolino a Diego che, più maturo e consapevole, ha condiviso e accettato di buon grado l’impegno allo spannolinamento. E’ andata molto bene, tanto che Diego non ha mai fatto la pipì nel suo lettino di notte.
A settembre è andato alla scuola materna e, apparentemente almeno, questo nuovo inizio non aveva dato grossi problemi. Certo per circa 4 settimane è stato difficile lasciarlo la mattina, come da manuale, ma lentamente è stato sempre più semplice tanto che oggi entra in classe da solo con serenità e semplicità.
Da qualche settimana, diciamo fine ottobre, Diego ha ripreso però a fare la pipì addosso. E’ stata una regressione lenta ma continua che, da qualche goccia nelle mutandine all’inizio, è passata ad intere pipì fatte addosso, senza un minimo accenno alla consapevolezza di quello che sta accadendo. Da circa 1 settimana Diego ha iniziato a farsi una pipì addosso anche a scuola (cosa che finora non era mai accaduto).
La notte, per ora, continua a contenere invece benissimo la pipì. Chiarisco che messo sul water con frequenza (nel we ad esempio) fa tranquillamente la pipì. A volte non tutta però perchè dopo una mezz’ora si bagna “serenamente” i pantaloni con qualche rimanenza..
E’ chiaramente una regressione (spero) momentanea. Stiamo cercando di non appesantire la situazione con il bimbo cercando però di chiarire dove si deve fare la pipì e perché. Visto questo peggioramento comportamentale, ci chiediamo se stiamo sbagliando qualcosa…se è un messaggio che dobbiamo leggere e, se si, con quali mezzi farlo…forse non si trova bene a scuola? Forse sta chiedendo la ns attenzione? forse dobbiamo essere più decisi nello spiegare come e dove fare pipì..siamo un pò confusi.
Entrami lavoriamo full time, i bimbi (Diego ha un fratellino oggi di 5 anni) vanno a scuola assieme con la mamma o il papà e rientrano assieme con una baby sitter; io rientro a casa vs le 18/19. Il papà vs le 20.00
A parte l’inizio della scuola non ci sono stati altri eventi “particolari” in questi mesi.
Abbiamo per ora concordato con la maestra di portarlo più spesso, se possibile, al bagno.
Accenno ad un paio di we trascorsi con una cuginetta di 4 mesi più piccola che fatica a togliere il pannolino; mio marito pensa sia possibile che questo contatto gli abbia in qualche modo provocato un feedback negativo sul comportamento; crede realistico questo “contagio”?
Grazie ancora.
Angela Raimo
Angela Raimo

Gentile signora,
il suo bambino ha solo due anni e mezzo, è del tutto fisiologico che non abbia ancora acquisito appieno il controllo della vescica e già il fatto che abbia accettato di buon grado l’addio al pannolino, senza tutto sommato, almeno all’inizio, grossi “incidenti di percorso” è per così dire un grande successo. Lei parla in relazione a Diego di “maturità” e “consapevolezza”: creda non è assolutamente opportuno, a 30 mesi non ci si possono aspettare né l’una né l’altra … Il cammino verso l’autonomia, che è il traguardo verso cui i bambini devono andare con l’aiuto di mamma e papà, non è mai agevole come i genitori a volte vorrebbero, ma il problema non riguarda il bambino ma i genitori stessi, nel momento in cui le loro aspettative eventualmente poco realistiche non vengono soddisfatte. Per quanto riguarda imparare a usare il bagno, è un apprendimento complesso, che coinvolge il bambino a vari livelli e di cui fanno parte anche le momentanee regressioni (termine peraltro non del tutto appropriato in questo caso, perché è ababstanza ovvio che i progressi che necessariamente le precedono non possono che essere fittizi). Il mio consiglio, cara mamma Lia, è di non spingere troppo sull’acceleratore, ma di permettere a Diego di superare anche questa tappa della crescita senza sentirsi incalzato, altrimenti è possibile che l’ansia che potrebbe accumulare si riveli controproducente al punto da allontanare l’obiettivo, anziché facilitarne il ragiungimento. Per quanto riguarda l'”esempio negativo” della cuginetta, stia tranquilla: l’enuresi non è contagiosa, non è proprio possibile che Diego abbia ricominciato a farsi la pipì addosso per emulazione … Il mio consiglio è di portare pazienza, il “giusto momento” di Diego arriverà, non abbia fretta, non eserciti troppa pressione su questo bambino, tenga presente che è più che lecito che fino a tre anni compiuti i bambini non sappiano gestirsi senza pannolino, come di certo le potrà confermare la maestra della scuola materna. Con cordialità.

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