Le ho già scritto in passato per un distacco coriale alle prime settimane di gestazione. La gravidanza procede, tra qualche problemino e l’altro. Io sto bene e anche la piccola. Siamo oggi a 16+3. Un paio di settimane fa sono stata in pronto soccorso per una perdita ematica e mi è stato diagnosticato un altro piccolo distacco di 8 mm. Oggi ho avuto controllo dal ginecologo che mi sta seguendo che ha visto la mia placenta ricoprire interamente l’orefizio uterino interno e mi ha già “tracciato” la strada del cesareo. La piccola sta bene, è circa di 14 cm e pesa 160 grammi. Il collo dell’utero è chiuso e la cervicometria di 6 cm. Vorrei solo capire se c’è speranza comunque di risalita della placenta o se, essendo previa e che ricopre l’OUI, questa possibilità sia quasi totalmente da escludere. La ringrazio e auguro buone feste.
Elisa Valmori
Salve signora, sono contenta di sapere che lei e la piccola state bene…nonostante tutti gli ostacoli (problemini come li ha definiti lei) che di volta in volta si presentano, come nemici da sconfiggere in battaglia. Che dirle? Ci vuole tanta pazienza in gravidanza! E’ vero che la gravidanza non è una malattia ma si è comunque in una condizione di grande instabilità per cui potrebbe accadere di tutto e se si ha un temperamento ansioso oppure si è semplicemente alla prima esperienza della propria vita, sembra tutto complicato o persino insormontabile. Ora che finalmente ha oltrepassato il primo trimestre e sperava di poter tirare un sospiro di sollievo, ecco palesarsi all’orizzonte la minaccia della placenta previa e lo spettro del taglio cesareo che inevitabilmente essa porta con sé. Dal mio punto di vista è davvero presto per poter diagnosticare la placenta come previa marginale o addirittura centrale (come nel caso di placenta che ricopre l’orifizio uterino interno). Di solito si aspetta la 20° settimana per decidere se la placenta sia bassa oppure normoinserta, ma è ancora troppo presto anche allora per definire la placenta come previa! Questo è dovuto al fatto che la placentazione è un percorso lungo che prosegue almeno fino alla 28° settimana e poi c’è anche da tener presente che nel corso della gravidanza l’utero si accresce notevolmente (un po’ come un palloncino che si gonfia) e questo comporta uno stiramento verso l’alto della placenta, che quindi si allontana progressivamente dal collo dell’utero man mano che la gravidanza procede. Occorre una distanza di almeno 25 millimetri del margine placentare dall’orifizio uterino interno (OUI) per consentire il parto per via vaginale in tutta sicurezza. Direi di non fasciarsi ora la testa e di essere fiduciosa che tutto si sistemerà nelle prossime settimane. Se riesce, cerchi di limitare gli sforzi fisici (ad esempio sollevare pesi, fare molti piani di scale, stare a lungo in piedi ferma come accade sui mezzi pubblici o alla cassa del supermercato…bisogna avere il coraggio di chiedere di cedere il posto anche se la pancia ancora non si nota sotto la giacca, mi raccomando!). Spero di averla aiutata, abbia fiducia nel suo corpo che se la merita tutta! Cordialmente.
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