Desiderio perduto: c’è una cura per ritrovarlo?

Dottoressa Annalisa Pistuddi A cura di Annalisa Pistuddi - Dottoressa specialista in Psicologia Pubblicato il 11/12/2023 Aggiornato il 11/12/2023

Il desiderio di fare l'amore spesso va di pari passo con l'attrazione fisica per qualcuno. Senza questo "qualcuno" può essere difficile ritrovarlo.

Una domanda di: Filomena
Ho 61 anni ma da quando sono andata in menopausa a 42 anni ho perso il desiderio sexuale e soffro anche di secchezza vaginale che ora sto curando con delle ovuli non ho rapporto sessuale da circa 17 anni. C’è la possibilità di trovare una cura per la mancanza di desiderio? Grazie mille.
Annalisa Pistuddi
Annalisa Pistuddi

Cara lettrice, comprendo la sua situazione di disagio, può succedere con la menopausa di ritrovarsi con un desiderio sessuale minimo. Le chiedo però se ne ha parlato con la sua ginecologa e se per la menopausa manifestatasi così presto le abbia proposto una terapia ormonale che spesso aiuta il desiderio e favorisce la lubrificazione vaginale. Qualora non condividesse una simile terapia o non fosse indicata per lei nulla comunque sarebbe perduto. SImmagino che stia facendo una terapia locale per la secchezza vaginale, da cui avrà un aiuto per limitare il fastidio che caratterizza la condione, però di certo questo non basta per far rinascere il desiderio. Ma lei non mi dice se ha già una relazione stabile e quindi non so se la sua mancanza di desiderio possa essere dovuta alla perdita di attrazione fisica per il suo partner abituale oppure se in generale, pur non avendo un rapporto di coppia, lei non sia interessata a conoscere qualcuno, a rimettersi in gioco anche dal punto di vista affettivo. In ogni caso, il desiderio di fare l’amore è, almeno quasi sempre, legato all’attrazione fisica che si prova per qualcuno: lei dunque per ritrovarlo dovrebbe prima imbattersi in questo qualcuno. Nel caso in cui il problema fosse riconducibile alla perdita di attrazione fisica nei confronti del suo compagno abituale, dovrebbe cercare di capirne la ragione: noia forse? Oppure (e guardi che non sarebbe un caso raro) il suo partner si trascura fisicamente? O ancora tra di voi ci sono attriti irrisolti che le impediscono di guardare a lui anche come a un amante? So troppo poco della sua storia per pronunciarmi al di là di queste domande. Posso però solo ricordarle uno dei principi che mantengono viva l’intimità di coppia: il desiderio di fare l’amore si coltiva (e si può accendere prepotentemente) al di fuori dalla camera da letto. Significa che essere gentili l’uno con l’altra, compiere gesti affettuosi, avere attenzioni e premure, ridere insieme possono essere potenti afrodisiaci. Cari saluti.

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