Cure a confronto: perché alla mia amica sì e a me no?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 25/08/2021 Aggiornato il 25/08/2021

Non è mai opportuno confrontare la cura che si sta affrontando con quella prescrtitta a un'altra donna incinta: ogni gravidanza, infatti, è una storia a sé e i medici impostano le terapie in base al singolo caso.

Una domanda di: Domy
Salve, dopo aver avuto il distacco amniocoriale mi sono state prescritte
le fiale di Prontogest da fare ogni giorno per 1 mese e poi a seguire 5
fiale di Lentogest ogni 3 giorni.
Alla mia vicina di casa, invece, per lo stesso problema oltre ad un mese
di Prontogest le sono state prescritte 5 fiale di Lentogest ogni 3 giorni+
2 fiale sempre di Lentogest da fare a distanza di una settimana l’una
dall’altra.
Per esempio, se la quinta fiala capita di farla di lunedì, la sesta
settimana la deve fare il lunedì successivo e la settima settimana l’altro
lunedì, così si “scala” e non finisce di botto.
Ora il dubbio è: è più corretto scalare o finire di colpo?
Io sono a 19+3, la mia amica a 18+2.
Grazie per l’attenzione.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, ammetto di non essere esperta nei protocolli d’impiego del Prontogest e del Lentogest.
Mi permetto però di metterla in guardia dal confrontare la sua terapia con quella della vicina in quanto, anche se aveste lo stesso medico curante, potrebbe darsi che vi fossero prescritti regimi terapeutici differenti e a ragion veduta!
Non mi ha detto se la sua gravidanza sia insorta o meno da Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
Glielo chiedo perchè in effetti in presenza di un distacco amniocoriale si è soliti prescrivere un’integrazione di Progesterone ma solitamente per via vaginale (Progeffik o Prometrium sono i nomi commerciali) a dosaggi che variano dai 200 mg ai 600 mg al giorno.
La somministrazione per via intramuscolo come nel suo caso comporta una maggior disponibilità dell’ormone a livello dell’organismo ma trattandosi di iniezione è pur sempre più invasiva.
Lei è già arrivata ben oltre il fatidico primo trimestre che è gravato da una maggior frequenza di aborti spontanei, siamo quasi a metà della gravidanza ormai!
A breve immagino abbia prevista l’ecografia cosiddetta morfologica in cui si potrà sapere se lo volete il sesso del nascituro…e poi, dopo altre due settimane, inizierà a percepire i primi movimenti del suo piccolo ospite…vedrà che ora viene il bello!
Dal mio punto di vista, dato che solitamente il Progesterone viene somministrato per sostenere nella sua funzione il corpo luteo (che produce gli ormoni gravidici a livello dell’ovaio nella prima fase della gravidanza), alla sua ormai ragguardevole epoca gestazionale si tratta comunque di una terapia che non dovrebbe più essere così necessaria dal momento che la placenta ha di sicuro iniziato e sviluppato nel frattempo le sue potenzialità.
Si potrebbe discutere eventualmente se proseguire o meno con il Progesterone per via vaginale, sempre che ci siano dei dati clinici suggestivi in tal senso (ad esempio una cervicometria ridotta oppure sensazioni simili ai dolori mestruali o di crampi al basso ventre).
Sulla sospensione del Lentogest non avrei particolari preoccupazioni: è comunque un farmaco che viene messo in circolo lentamente dalla sede di iniezione quindi si può anche sospenderlo “di botto” tenendo presente che ci sarà comunque uno strascico di alcuni giorni nella sua funzione a livello dell’organismo.
Spero di averle risposto e soprattutto di averle dato fiducia che tutto andrà per il meglio, cordialmente.

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