A mia figlia di 6 anni in seguito ad arrosamento vulvovaginale è stato prescritto pevaryl. Dopo 7 giorni la situazione rimane stabile, allora mi hanno detto di mettere connettivina 10 giorni e se non migliora cortison chemetina unguento oftalmico 2 volte al giorno per 7 giorni. Avrei 2 domande: 1) il cortisone non andrebbe scalato gradualmente, specialmente in una bambina così piccola? 2) questa infezione vulvare/vaginale potrebbe causare problemi futuri di fertilità a mia figlia se non curata nel modo corretto, dato che mi pare stiano andando a tentativi casuali? (Prima pevaril, poi connettivina, poi solo se non passa cortison chemicetina…) Sono preoccuapata, grazie molte. La bambina lamenta bruciore e prurito (prurito solo dopo applicazione di pevaryl, poi passa subito).
Leo Venturelli
Gentile signora, il criterio di scalare il cortisone in caso di terapia che supera i 5-7 giorni si applica all cure per via sistemica, non per via topica (cioè cutanea): qui la tolleranza è molto più lunga: è dopo circa 4 settimane ce diventa opportuno applicare criteri restrittivi. Le vulvo-vaginiti semplici, contrate da una bambina, non danno problemi di infertilità futura. Cordialmente.
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