Con grande curiosità chiedo a voi dottori: come mai non pubblicizzate la coppetta mestruale e non la consigliate minimamente? Io ormai la uso da anni perché è un’ ottima invenzione poco conosciuta, è pratica, ti fa risparmiare un sacco di soldi e molto comoda. Siate onesti.
Elisa Valmori
Salve signora, le assicuro che noi ginecologi non abbiamo alcun interesse economico nello sponsorizzare gli assorbenti interni o quelli esterni in alternativa alla coppetta mestruale!
Direi che l’interesse di un prodotto viene dalla sua efficacia nell’assolvere alla sua funzione.
Non dobbiamo dimenticare poi che gli assorbenti “usa e getta” sono entrati sul mercato solo alcuni decenni fa, così come i pannolini per l’infanzia, e che questi prodotti ora normali nel nostro mondo occidentale, non lo sono affatto in altri contesti del mondo.
Inoltre, ho potuto verificare nella pratica clinica che molte donne hanno ben poca dimestichezza con il loro corpo e che hanno persino disagio a toccare le loro secrezioni di muco e il loro sangue mestruale.
Non tutte le donne si sentono capaci di introdurre qualcosa in vagina autonomamente (che siano assorbenti interni, la coppetta mestruale o un contraccettivo ormonale come l’anello vaginale) e questo può dipendere anche da questioni culturali prima che anatomiche.
Ad ogni modo, personalmente ho incontrato anche donne molto soddisfatte della coppetta mestruale che se ne sono fatte promotrici attive.
E’ di sicuro un metodo pratico, igienico e anche rispettoso dell’ambiente (il che naturalmente non guasta!) per cui non ho dubbi che, con il passaparola di cui noi donne siamo capaci, prenderà piede sempre di più in futuro. Per quanto mi riguarda, non ho ancora avuto occasione di sperimentarla in quanto sono rimasta incinta proprio poco tempo dopo averla acquistata…mi riprometto di farlo dopo che avrò partorito!
Spero di averle risposto, cordialmente.
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