Continui risvegli notturni: che fare?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/02/2018 Aggiornato il 20/02/2018

Non ci sono regole assolute per abituare il bambino a non svegliarsi continuamente di notte, solo strategia semplici, che però a volte possono rivelarsi risolutive.

Una domanda di: Ramona
Salve, ho un bambino di 6 mesi, ho iniziato lo svezzamento da due settimane all’incirca, nonostante ciò durante la notte vuole sempre il seno, si sveglia ogni 40minuti – un’ora e sono costretta a farlo dormire nel lettone, situazione che avrei voluto tanto evitare, ma se provo a farlo dormire nel suo lettino si sveglia ancora prima dei 40 minuti.
Cosa posso fare ?
Angela Raimo
Angela Raimo

Cara mamma,
mi scusi se quanto sto per dirle sembra paradossale ma l’unico modo per abituare il bambino a non reclamare il seno di notte è quello di iniziare gradualmente a non acconsentire alla sua richiesta. E’ chiaro, infatti, che il suo piccolino chiede il seno non per fame ma a scopo consolatorio: assecondi questa richiesta provando un po’ alla volta ad abbracciarlo, facendogli sentire la sua presenza senza però offrirgli il seno. Si alterni al papà, che a sua volta può tranquillizzarlo, magari porgendogli, almeno inizialmente, una piccolissima quantità d’acqua (eventualmente con il biberon). Piano piano il bambino deve fare propria l’idea che la notte è fatta per dormire, non per mangiare ma per abituarlo a questo si deve cominciare proprio evitando di porgergli il seno ogni volta che si sveglia. Per quanto riguarda il lettone, non se ne faccia un cruccio: la priorità per lei deve essere quella di riuscire a riposare il più possibile di notte. Se accogliere il suo piccolo nel lettone è d’aiuto in tal senso e non ci sono altre alternative è inutile farsene un problema. Altrimenti, armandosi di estrema pazienza si può provare, quando si sveglia ad accorrere per lasciarlo però nel lettino: in questo caso ci si deve chinare su di lui, per carezzarlo con tocco leggero, parlandogli dolcemente. Bisogna cioè aiutarlo a comprendere che la mamma e il papà ci sono, accorrono, ma ognuno ha il proprio letto. Certo è che all’inizio non è facile e la stanchezza dovuta anche al sonno notturno continuamente interrotto rema contro, tuttavia forse vale la pena di tentare per assicurarsi notti più riposanti. In generale, forse può essere d’aiuto, se già non lo fa, anticipare la pappa della sera, per esempio alle sette per offrirgli il seno prima della nanna, intorno alle nove. Non è una regola assoluta, solo un tentativo. Mi scriva ancora, se vuole. Con cordialità.

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