Conti che non tornano rispetto al concepimento e alla datazione della gravidanza

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 23/01/2023 Aggiornato il 23/01/2023

Quando non è ben chiara la ragione per la quale i conti non tornano rispetto all'ultima mestruazione, ai giorni in cui sono stati affrontati i rapporti sessuali e alla datazione della gravidanza è opportuno chiedere delucidazioni al ginecologo che effettua l'ecografia.

Una domanda di: Vale
Io ho un dubbio. Le ultime mestruazioni le ho avute il 13/05/22 e la data del concepimento è la medesima. Mi spiego meglio se riesco: la prima ecografia dice che sono rimasta incinta proprio lo stesso giorno dell’inizio delle mie ultime mestruazioni quindi il 13-05 e visto che non si può concepire lo stesso giorno dell’inizio delle mestruazioni di quanto può sbagliare un ecografia? Io ora, a quasi fine gravidanza, ho dei dubbi. La data prevista del parto è il 17/02 e sono alla 36+2 settimana, questo è quanto ! Può essere che avendo avuto rapporti il 22/04 possa essere rimasta incinta in quel periodo oppure è troppo lontana come data? Le chiedo scusa per le domande forse stupide ma ho bisogno di rassicurazioni. Grazie mille per l’eventuale attenzione.
Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno signora, in merito alla datazione della gravidanza esiste la datazione ostetrica, la datazione ecografica e la datazione concezionale. Nel primo caso trattasi di datazione riferita all’inizio della mestruazione comunicata dalla donna. In sintesi le 40 settimane di gravidanza si contano partendo dalla data di inizio dell’ultima mestruazione. Nel secondo caso l’età ecografica corrisponde al valore misurato durante l’ecografia di datazione che è una sola e viene effettuata durante il primo controllo ecografico, e permette di determinare a posteriori il momento in cui potrebbe essere stato concepito l’embrione. Per quel che riguarda invece l’età concezionale è definita sempre in base alla ultima mestruazione e viene calcolata ipotizzando che l’ovulazione avvenga circa due settimane dopo la mestruazione. Venendo  alla sua domanda, il dubbio che esprime non si comprende da quale ragionamento nasca: la datazione che le ha fatto il ginecologo con l’ecografia è perfettamente coincidente con la datazione ostetrica, che prende in considerazione la data dell’ultima mestruazione. La data presunta del parto e le settimane di gravidanza che le hanno indicato sono esattamente quelle che si ottengono partendo dalla data dell’ultima mestruazione. A questo punto perché mai lei dice che l’ecografia ha valutato che il concepimento è avvenuto il giorno dell’arrivo della mestruazione? Se così fosse la datazione ecografica sarebbe di due settimane più avanti rispetto a quella ostetrica. Comunque sia, se invece realmente il concepimento fosse avvenuto a ridosso del 13 maggio, il sanguinamento potrebbe essere stato indotto dall’annidamento dell’embrione, quindi potrebbe essere stato espressione delle cosiddette perdite da impianto. Se ipotizziamo questo dobbiamo però pensare che il suo bambino, che ha misure corrispondenti a un concepimento avvenuto due settimane più avanti rispetto al 13 maggio, sia più piccolo di due settimane rispetto alla media. Lei poi chiede se potrebbe essere rimasta incinta in seguito al rapporto del 22 aprile: allora gli spermatozoi maschili possono vivere nell’apparato genitale femminile fino a sette giorni, ma se i medici le hanno detto che il concepimento è avvenuto il 13 maggio si può escludere che sia stato determinato da un rapporto sessuale avvenuto addirittura 21 giorni prima. Anche rispetto a questa domanda mi sembra che qualcosa non torni, specialimente in relazione al fatto che i medici le hanno detto che il concepimento è avvenuto intorno al 13 maggio (allora come mai la gravidanza è stata datata come riferisce?). Le consiglio veramente di discutere della situazione con il suo ginecologo di riferimento che potrà meglio chiarirle come stanno le cose. 

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