Salve, ho da chiedervi una cosa: praticamente io domani faccio 41 settimane e il mio termine mi è scaduto il 28 e io avrei dovuto partorire il 28 però dato che la mia bambina è più piccola di 2 settimane, è possibile che io partorirò dopo il 20 giugno? E poi se mi devono fare il parto pilotato sapranno dirmi di preciso quando lo faranno oppure dicono che me lo faranno la mattina e invece poi me lo faranno la sera perché cambiano idea?
Elisa Valmori
Salve signora, provo a risponderle e a fare chiarezza… Se il suo termine era il 28 maggio perché era stata posta una ridatazione tramite l’ecografia del primo trimestre (in epoca successiva la crescita fetale può variare molto e non sarebbe quindi corretto ridatare l’epoca di gravidanza), al massimo possiamo attendere dieci giorni prima di procedere con l’induzione del travaglio di parto. In pratica per lei la scadenza massima sarebbe il 7 giugno. In questo periodo lei farà dei controlli ostetrici ravvicinati per monitorare il benessere fetale (tracciato cardiotocografico) e delle ecografie per confermare tra le altre cose, l’adeguata quantità di liquido amniotico. In caso di alterazioni del tracciato o del liquido, le potrebbero proporre l’induzione prima di arrivare a 41+3 settimane…nel frattempo le avranno detto come aiutare a stimolare l’utero… Altrimenti posso dirle che uno dei metodi “naturali” per stimolare l’insorgenza del travaglio è avere rapporti sessuali completi in quanto il liquido seminale contiene tra le altre cose le prostaglandine e sono proprio a base di queste sostanze (chimiche di sintesi!) i farmaci utilizzati nell’induzione medica del travaglio di parto. Spero di esserle stata di aiuto, ancora un piccolo consiglio se permette: cerchi di riposarsi in questi giorni (in ospedale non sarà così semplice dormire) e non si lasci assillare da quelli che la tampinano perché la bimba non è ancora nata: si fidi di lei, della sua bambina, e le spieghi cosa secondo lei è bene che faccia…siete in stretto collegamento, vedrà che se insiste le darà retta! Coraggio e a risentirla con buone notizie, cordialmente.
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