Ho bisogno di un consiglio su come farmi ascoltare da mio figlio. Mio figlio ha appena compiuto tre anni e non ama molto le regole.
Se gli chiedo di lavarsi le mani, dice di no. Lavarsi i denti, dice di no. Gli chiedo di aspettare e dice di no.
All’asilo va a fare la pipì da solo, ma a casa nulla, se la fa addosso. Prima cenare e poi giocare, niente! Preferisce giocare. Stessa cosa alla
scuola dell’infanzia. Le maestre stanno lavorando sul fatto che deve ascoltare e seguire le regole e in parte ci stanno riuscendo. Ma a casa poco!!!
Come faccio? Grazie.
Angela Raimo
Cara mamma,
innanzi tutto desidero sottolineare che a tre anni di vita è normale che giocare sia la priorità assoluta: stupirebbe il contrario! Per quanto
riguarda le regole, ci sono due strade da percorrere: la prima consiste semplicemente nel ripeterle con tono fermo e affettuoso più e più volte,
diciamo ogni volta che il bambino non le osserva. Spesso i genitori ritengono, a torto, che il bambino dovrebbe adeguarsi alle regole in un arco di tempo brevissimo, dopo averle sentite pochissime volte. Ma le cose non stanno così: con pazienza, senza demordere e senza assumere atteggiamenti aggressivi, bisogna invece continuare a ricordarle, fino a quando non
vengono acquisite. Diciamo che è l’aspettativa che va ridimensionata. Aggiungo che le regole devono essere semplici, limitate di numero e giuste. Diversamente si rischia che il bambino le ignori tutte. La seconda strategia è rappresentata dall’esempio: è assolutamente d’obbligo fare sempre per primi quello che si chiede al bambino di fare: andare a tavola non
appena si viene chiamati, per esempio. In relazione al controllo della pipì, devo ancora dirle di avere pazienza: a tre anni gli incidenti di percorso, così come l’incapacità di interrompere un’attività divertente per andare in bagno sono del tutto normali. Gradualmente anche il suo bambino imparerà, come prova il fatto che è già a buon punto, almeno quando è a scuola. Il mio
consiglio è di vivere con leggerezza questo momento, di godersi quanto di buono – ed è sicuro tantissimo – le viene dal rapporto con il suo piccino, non avrà rimpianti quando questi anni – che per quasi tutti i genitori vengono archiviati nella memoria come i più belli, i più appaganti – apparterranno al passato. Mi scriva ancora, se lo desidera. Con cordialità.
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