Salve, a 18 settimane la ginecologa mi ha effettuato per la prima volta la cervicometria e ha scritto sul referto cervicometria 35 mm senza dire nulla, ora sono a 20 settimane e avendo avuto delle perdite anomale sono andata da un’altra ginecologa e ho chiesto di misurarmi anche il collo dell’utero che è risultato 28 mm. Mi ha detto che solitamente viene dato progesterone, ma avendo un ectropion peggiorerebbe la situazione quindi mi ha dato solo magnesio e mi ha detto di evitare sforzi e sdraiarmi quando sento la pancia dura. Io sono molto preoccupata perché mia sorella per entrambe le gravidanze ha avuto lo stesso problema, in un’epoca più avanzata e ha partorito pretermine in entrambi i casi, invece le due ginecologhe che mi hanno vista mi hanno detto di non preoccuparmi e controllare fra un mese. Secondo lei posso davvero stare tranquilla? Sarebbe opportuno assumessi progesterone? Grazie.
Elisa Valmori
Salve signora, mi incuriosisce il termine “perdite anomale”… Non credo il suo raccorciamento cervicale fosse solo “colpa” dell’ectropion! L’ectropion o piaghetta è un termine che può spaventare ma in realtà stiamo parlando della mucosa normale che riveste l’interno del collo dell’utero e che in taluni casi ricopre anche la sua parte esterna (quella che guarda il canale vaginale per capirci). Magari era proprio un’infezione vaginale la responsabile di queste perdite? Mi sembra un dato rilevante che potrebbe aver influito su questo raccorciamento del collo uterino. Chiaramente, solo chi l’ha visitata può essersi resa conto delle caratteristiche di queste perdite e della probabilità che fossero spia di una qualche infezione. Tra l’altro la sua cervice ha una misura che si potrebbe definire “borderline” ossia a metà strada tra la normalità e la patologia. Se fosse stata di 25 millimetri, sarebbe stata certamente patologica ma essendo di 28 millimetri possiamo essere fiduciosi e ottimisti che, in assenza di contrazioni uterine (simili ai dolori mestruali o a mal di schiena a livello lombare per intenderci) possa nel tempo ritornare alla misura originaria di 35 millimetri. Anche se può sembrare strano, il collo dell’utero è decisamente elastico non solo al parto ma anche durante la gravidanza e non è infrequente che possa raccorciarsi per esempio in caso di infezione vaginale oppure in seguito a contrazioni uterine, così come ridistendersi e raggiungere una misura di 40 millimetri e anche più. Concordo quindi sull’indicazione che le è stata data di evitare sforzi fisici e assumere magnesio. Forse ha senso effettuare un tampone vaginale, se non le fosse ancora stato proposto. Quanto al progesterone, da noi in Italia lo si utilizza con molta disinvoltura, mentre in altri paesi (ad esempio il Regno Unito) quasi non lo considerano. In effetti, a questo punto della gravidanza la sua placenta dovrebbe essere diventata ormai esperta nel fabbricarlo autonomamente e quindi è improbabile che lei abbia una vera e propria carenza di questo ormone. Da noi lo si prescrive volentieri, così come un tempo si utilizzava la Vasosuprina per la minaccia di parto prematuro … anche i farmaci hanno le loro mode! Mi sembra importante tener presente la sua storia familiare (ossia i parti prematuri di sua sorella) anche se non mi lascerei condizionare da questo precedente per stabilire di aver bisogno delle stesse terapie: ognuno di noi è diverso e ogni gravidanza è a sé. Immagino lei sia al suo primo figlio e che non sia così impossibile restare a riposo (non a letto, ovviamente, ma facendo tutto con calma) …dico bene? Anche questo è un bel vantaggio. Quanto all’opportunità di rivedersi dopo un mese con la Curante, direi che condivido a patto che lei non avverta contrazioni uterine (ossia la pancia che si indurisce di frequente, magari anche in assenza dolore) altrimenti sarebbe consigliabile un controllo a non oltre due settimane di distanza. Resta inteso che se ha contrazioni dolorose o molto frequenti, perdite vaginali anomale (che siano di muco, liquido o sangue) o altri sintomi per lei insoliti, è utile recarsi in un pronto soccorso ostetrico per monitorare il benessere suo e del suo piccolo. Specialmente alla prima gravidanza, meglio un controllo in più che uno in meno! Spero di averla rincuorata, resto a disposizione se desidera, cordialmente.
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