Colica biliare in gravidanza: il parto verrà anticipato?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 26/06/2019 Aggiornato il 26/06/2019

Non sempre e non automaticamente la resenza di un calcolo nel coledoco impone diindurre il parto qualche settimana prima della data presunta.

Una domanda di: India
Ho 29 anni e sono a 31+3 settimane di gravidanza. Sono attualmente ricoverata presso l’ospedale per colica biliare che ha comportato aumento degli acidi biliari a 230. Ieri, dopo 5 giorni di ricovero, si sono abbassati a 16.
Il calcolo è migrato dalla cistifellea fino al dotto che porta al pancreas, fermandosi a metà strada. I medici intendono guadagnare settimana per settimana con uso di deursill 3 compresse al giorno e dieta.
Secondo lei, nonostante i controlli periodici che prevederanno nelle prossime settimane, mi indurrano per forza il parto alla 36/37 settimana o potrei arrivare anche a 38-40?
Grazie dell’attenzione.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, capisco la sua preoccupazione e il desiderio di sapere prima che ne sarà del suo destino dal punto di vista ostetrico…Stando quello che mi ha riportato (ossia la netta discesa dei sali biliari e il fatto che il calcolo dalla colecisti si sia arrestato nel coledoco) mi aspetto che la sua situazione possa procedere ancora a lungo senza bisogno di intervenire chirurgicamente.
Il farmaco che lei sta assumendo (deursil, acido ursodesossicolico) è un fluidificante della bile che aiuta a prevenire la formazione di nuovi calcoli e, si spera, a “sciogliere” quello migrato dalla colecisti.
Anche una dieta povera di grassi sarà certamente molto preziosa a contribuire alla stabilità del quadro clinico.
Capisco la fatica di un ricovero prolungato in ospedale per tante settimane prima del parto, con pochissime possibilità di svagarsi un poco. Mi permetto di proporle il gioco di Pollyanna ossia cercare di trovare il lato positivo in ogni situazione…direi che nel suo caso ha di buono che non dovrà curarsi delle faccende domestiche, potrà dedicarsi alla lettura di buoni libri e anche a conversare con le compagne di stanza su quella cosa così speciale e unica per noi donne che è il diventare mamma.
Oltre ai medici, se riesce, provi a conoscere le ostetriche in servizio presso il suo ospedale: vedrà che al momento del parto (ma anche in puerperio!) saranno per lei delle preziose alleate…
La saluto e le assicuro il mio sostegno “spirituale” quando desidera, coraggio!

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti