Claritromicina: è vero che non funziona in caso di infezione da streptococco?

Dottor Antonio Clavenna A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia Pubblicato il 12/02/2024 Aggiornato il 26/02/2024

L'antibiotico di scelta per il trattamento della faringite da streptococco beta-emolitico di gruppo A è l'amoxicillina, tuttavia anche la claritromicina, che è un macrolide, funziona in almeno la metà dei casi.

Una domanda di: Valentina
Buongiorno, mio figlio di tre anni e mezzo ha assunto per 14 giorni antibiotico claritromicina per bronchite. In contemporanea abbiamo scoperto che la sorella grande ( di quasi 6 anni) ha contratto streptococco beta emolitico in gola e a lei la pediatra ha dato amoxicillina per 10 giorni. Dato che anche il fratello aveva alcuni dei sintomi della sorella ho chiesto alla pediatra se non fosse il caso di verificare che anche lui avesse lo SBEGA in modo da dare anche a lui amoxicillina, ma lei mi ha detto che la claritromicina è ugualmente efficace contro lo sbega e quindi, se anche il bambino avesse avuto lo streptococco oltre che la bronchite, sarebbe stato coperto. Vorrei sapere se è vero in quanto ho letto che le linee guida affermano che i macrolidi non sono indicati per lo streptococco proprio in virtù del fatto che questo batterio è resistente a tali antibiotici. Mio figlio ha preso claritromicina 2 volte al giorno per 14 giorni + macladin sospensione orale. Grazie molte.
Antonio Clavenna
Antonio Clavenna

Gentile Valentina,
le confermo che l’antibiotico di scelta per il trattamento della faringite da streptococco beta-emolitico di gruppo A (SBEGA) è l’amoxicillina e che gli antibiotici macrolidi come la claritromicina sono da utilizzare solo in casi particolari (allergia alle penicilline e alle cefalosporine).
Occorre, però, considerare che il fatto che ci sia un’alta prevalenza di ceppi di SBEGA resistenti ai macrolidi non significa che questi antibiotici siano sempre inefficaci. La probabilità che possano non funzionare dipende dalla situazione locale, ma verosimilmente in almeno la metà dei casi anche la claritromicina è efficace.
Inoltre, è di scarsa utilità il test per identificare la presenza dello streptococco quando non ci sono sintomi di faringite, oppure subito dopo la conclusione di una terapia antibiotica.
Per esempio, ci sono “portatori sani” di SBEGA: persone che hanno il batterio nelle vie aeree senza avere alcun sintomo e senza necessità di un trattamento e un eventuale test positivo potrebbe indurre il medico a prescrivere inutilmente un antibiotico. In altri casi, ci possono essere sintomi ma dovuti alla presenza di un virus e non dello streptococco.
Nel caso di suo figlio, un ipotetico test positivo sarebbe di difficile interpretazione rispetto alla necessità di una nuova terapia con antibiotico.
Concordo, perciò, con l’approccio della pediatra. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 7 mesi intollerante al latte

30/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Sull’intolleranza al lattosio vi è molta confusione. Questo sia perché ci sono diversi tipi di intolleranza al lattosio, sia in quanto ogni singolo soggetto ha caratteristiche cliniche molto eterogenee, sia per intensità che per gravità e non tutte riportabili alla sola e semplicistica “intolleranza...  »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti