Soffro da circa 10 giorni di cistite, sono alla 27 settimana di gravidanza. La ginecologa mi aveva detto di prendere Monuril e Ciproxin ma in farmacia mi hanno detto che sono assolutamente vietati in gravidanza.
La cistite è pericolosa per il bambino? Non posso curarmi con niente?
Elisa Valmori
Salve signora, sono davvero costernata che lei si trovi in questa situazione.
La sua ginecologa ha fatto bene a darle il via libera per la terapia con Monuril o Ciproxin (Non credo entrambi contemporaneamente, è sicura di aver capito bene?), d’altra parte capisco che la farmacista avesse bisogno di una prescrizione medica, trattandosi di antibiotici. Io sarei di questo avviso, dato che sono entrambi assolutamente compatibili in gravidanza, se lei ha sintomi (bruciore ad urinare, senso di peso pelvico e/o continua sensazione di dover svuotare la vescica) occorre il trattamento con compresse di Ciprofloxacina (Ciproxin) per 6 giorni, 250 mg per due volte al giorno oppure 500 mg una volta al dì.
Se invece avesse pochi o nessun sintomo, sarebbe sufficiente il trattamento con Monuril 3 grammi 1 bustina alla sera per due sere consecutive. In entrambi i casi, dopo una settimana dal termine della terapia antibiotica è opportuno effettuare una urinocoltura di controllo, per essere certi di aver eradicato l’infezione.
Come prevenzione di nuovi episodi di infezione, ricordi di bere preferibilmente acqua o spremute di agrumi (pompelmo in particolare se le piace), assumere cibi ricchi di vitamina C (oltre agli agrumi, i kiwi maturi che hanno anche il pregio di tenere l’intestino più regolare e il prezzemolo fresco), cercare di non trattenere le urine a lungo.
Quanto alla gravidanza, se l’infezione non venisse trattata, potrebbero insorgere delle contrazioni uterine prematuramente e direi che sarebbe decisamente il caso di aspettare almeno la 37° settimana per il suo parto.
Spero di averle risposto, a disposizione se desidera, cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.