Ho 23 anni. Oggi ho fatto la morfologica a 20+2 e mi è stato riscontrato quello che può vedere nelle immagini che allego. Al bi-test e translucenza nucale i valori andavano bene. L’unica cosa mi hanno detto che in teoria si dovrebbero riassorbire. Ma ho paura. Cosa dovrei fare? Qualche ecografia in più o qualcosa di più specifico. Ho paura.
Giovanni Battista Nardelli
Gentilissimama Signora Angelica, innanzitutto deve dialogare con il REGISTA di QUESTA GRAVIDANZA che deve essere il suo ginecologo curante. Il Bi Test è un test probabilistico di screening cioè le dice la probabilità di osservare un fenomeno. La Translucenza nucale, isolata, non le aggiunge molto; se inserita nel Software FMF-London assieme ad altri parametri, le fornisce un valore predittivo maggiore. Purtroppo è tardi per eseguire il DNA Fetale su sangue materno. Tutti questi esami sono mirati ad evidenziare anomalie cromosomiche o a quantificare il rischio di cromosomopatie fetali. A 20 settimane e con le Cisti dei Plessi corioidei, se desidera fugare il Rischio Cromosomico 18, 13, 21 può chiedere di eseguire la Mappa cromosomica rapida su Liquido Amniotico prelevato mediante amniocentesi: Cariotipo molecolare (CGH Array) . Va detto però che 23 anni di età materna non costituiscono una indicazione all’amniocentesi. Può chiedere di eseguire una Risonanza Magnetica Fetale, ma le Cisti dei Plessi Corioidei isolate non sono una indicazione assoluta nei confronti di questa indagine. L’Amniocentesi è una tecnica non è esente da rischio d’aborto e/o rottura delle membrane e/o parto prematuro. Se esegue l’amniocentesi, deve avere le idee chiare su cosa fare se l’esito fosse positivo, perchè la capacità di vita autonoma del feto è a 24 settimane e lei è già a 20 settimane: l’eventualità di interrompere la gravidanza in quest’epoca non è una passeggiata. Decida in fretta e definitivamente, ripeto soprattutto rispetto all’eventualità in cui dall’amniocentesi, se mai decidesse di farla, evidenziasse un problema. L’alternativa è non fare nulla ma di limitarsi a monitorare ecograficamente l’andamento. La invito a discutere della situazione con il suo ginecologo. Molto cordialmente.
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