Cardirene: ma è davvero necessario assumerlo in gravidanza?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 14/04/2025 Aggiornato il 14/04/2025

Ci sono casi in cui la prescrizione del Cardirene è opportuna, ma se doverlo assumere desta preoccupazione è sempre consigliabile approfondire la sua utilità con il proprio ginecologo curante.

Una domanda di: Nicoletta
Sono in attesa del mio primo figlio e sono alla 13° settimana. La scorsa settimana ho eseguito l'ecografia translucenza nucale dopo aver eseguito il prelievo del free beta HCG e PAPP-A. Da questo, mi hanno consigliato terapia con Cardirene 160 mg basso dosaggio fino a 36 settimane per il risultato ossia "restrizione della crescita fetale prima delle 37 settimane: rischio 1:11 e parto spontaneo prima delle 34 settimane: rischio 1:94". Mi chiedevo se è possibile effettuare accertamenti più specifici per la mia condizione per capire se davvero necessito di questo farmaco che mi fa paura e non sono serena a prendere.
Grazie per l'attenzione e la risposta.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Nicoletta,
non vedo alcun aumento del rischio di parto prematuro o inadeguata funzione placentare tale da portare a una restrizione della crescita. Quindi deve discutere a fondo vantaggi e svantaggi del consiglio che ha ricevuto. Beneficio dell’assunzione di piccole dosi di acido acetilsalicilico da 50 a 100 mg ogni giorno sono tuttora oggetto di dibattito scientifico.
Faccio parte dei medici che ritengono un dosaggio di 100 mg quello adeguato, che uso in tutte le gravidanze da fertilizzazione in vitro, in pazienti con pregressa storia riproduttiva complicata, aborti, parto prematuro o ipertensione e in tutte le pazienti che affrontano la prima gravidanza dopo i 35 anni di età. Effetti collaterali sono praticamente inesistenti e vi è un potenziale beneficio. Spiego questo in dettaglio alle mie pazienti e cerco di prendere una decisione congiunta e consapevole. Tenga presente che il 5% delle gravidanze ha una possibilità di ridotto accrescimento fetale e da 1 a 11 il 9%. I dati sono basati su stime su cui io personalmente non faccio affidamento. Il mio consiglio è sempre lo stesso quando ho un parere discordante da quello che è stato dato da altri specialisti: rispettare il loro punto di vista e invitare la paziente a un'ulteriore valutazione con il curante su procedure diagnostiche o terapeutiche che destano in lei qualche perplessità. Credo che arriverà felicemente a termine con un feto cresciuto in modo adeguato e ci piacerebbe ricevere buone notizie quando la gravidanza sarà conclusa. Un saluto molto cordiale.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

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