Sono la mamma di Andrea che tra pochi giorni farà 6 mesi.
lo sto ancora allattando e verso le 20.30 va a nanna come accade da un paio di mesi. Fino a 20 giorni fa si risvegliava verso mezza notte e mezza (o all’una) per un’ altra poppata e si risvegliava alle 6 del mattino. Da 20 giorni però sto notando che alcune cose sono cambiate. C’è da dire che ha fatto 2 vaccini e io da 10 giorni ho ripreso a lavorare.
Adesso quando lo metto a nanna alle 20.30 dopo un’ora si sveglia e piange. Le ho provate tutte.. lasciarlo piangere e vedere se si ri addormenta e la cosa peggiora la situazione (non si ri addormenta più e diventa nervoso). L’unica cosa che lo tranquillizza è riattaccarlo al seno per 5 minuti e si riaddormenta per poi svegliarmi a mezzanotte per l’altra poppata e alle 4 del mattino. Qua però non ha fame.. ma anche qua l’unica soluzione è attaccalo al seno per 5 minuti e si riaddormenta.
Lui dorme nel nel suo lettino da 3 mesi e durante il giorno ha imparato ad addormentarsi da solo nel lettino.
Non capisco se sto sbagliando qualcosa o ha fame o possono essere i denti perché vedo che mastica e sbava tantissimo.
Durante il giorno dorme un’oretta a metà mattina e nel pomeriggio verso le 15.
Ha gia iniziato la pappa a pranzo e tra poco inizierò anche la sera, ma io desidero allattarlo ancora al mattino e alla notte visto che latte ne ho.
Avete qualche consiglio da darmi? Sono un po’ demoralizzata e piena di ansie perché avevamo raggiunto il fatto di dormire 5-6 ore di fila e non vorrei che questi risvegli siano segnale che magari non riposa bene o di qualche problema che non capisco.
La ringrazio se vorrà rispondermi.
Saluti.
Francesco Peverini
Cara mamma,
lei sta sperimentando i cambiamenti naturali delle fasi del sonno di un lattante. La dentizione, i vaccini, il protrarsi dell’allattamento al seno con l’inizio dell’alimentazione semisolida, la eventuale fame e sete (acqua), provocano sensazioni di disagio nel bimbo che manifesta insofferenza. Ma la routine, apprezzabile, deve anche aggiornarsi per seguire le fasi della crescita dei bimbi il cui atteggiamento, anche nei confronti del sonno, non può rimanere sempre uguale, immutabile nonostante il passare delle settimane e dei mesi.
Dalla lettera non ravviso problemi legati al sonno (si addormenta facilmente dopo la mini poppata), né al fatto che desideri il contatto materno (ripresa del lavoro della mamma).
Proporrei di redigere un diario del sonno da portare al pediatra per un confronto che valuti sia la durata/qualità del sonno stesso, sia la coesistenza di fisiologici cambiamenti legati alla crescita. Con cordialità.
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