Broncospasmo: c’è un modo per prevenirlo?

Professor Giorgio Longo A cura di Giorgio Longo - Professore specialista in Pediatria Pubblicato il 29/05/2023 Aggiornato il 18/07/2024

ll respiro con sibilo espiratorio spesso è legato a un'infezione virale respiratoria ed è molto comune nei bambini piccoli. Tende a sparire in età scolare ma se persiste rende oppurtuno effettuare un test cutaneo per le allergie.

Una domanda di: Stefania
Salve vorrei fare una domanda: c’è mia figlia che da quando è nata da un raffreddore passa nell’arco di giorni ad avere broncospasmo, ogni volta che è raffreddata: ha 8 anni? C’è una cura per evitare il broncospasmo?
Giorgio Longo
Giorgio Longo

Cara signora il “broncospasmo” (il respiro con sibilo espiratorio) che alcuni bambini producono in corso di infezione virale respiratoria è una delle manifestazioni più comuni delle infezioni virali (lo fa 1 bambino su 3 almeno una volta nei primi sei anni di vita). D’altro canto il broncospasmo dato dalla contrazione della muscolatura peribronchiale, rappresenta, assieme alla tosse, un meccanismo fisiologico di difesa dell’albero bronchiale. In Italia questi episodi vengono comunemente etichettati come “bronchiti asmatiformi ricorrenti”. In lingua anglosassone “recurrent viral wheezing” (fischio virale ricorrente) senza nemmeno darne la connotazione di tipo “asmatico”. I troppo pochi elementi clinici che ci ha trasmesso non mi permettono però di dare una risposta certa al suo quesito. Per essere sintetici ricordo che circa la metà di questi bambini che “fischiano” ad ogni raffreddore cessano di farlo con l’avanzare dell’età (età della scuola). Per questi bambini la terapia viene fatta soltanto durante l’episodio acuto con un farmaco bronco dilatante spray che contrasti il broncospasmo se eccessivo, ma non c’è nulla che possa servire concretamente e/o che valga la pena di fare per prevenire i successivi episodi. L’altra metà dei soggetti tende invece a mantenere gli episodi, ma specialmente a presentare il broncospasmo anche fuori dagli episodi infettivi, per altre cause minori come tipicamente lo sforzo fisico o l’inalazione di aria fredda o altri irritanti micro ambientali. Questi sono i bambini che di norma hanno una predisposizione allergica che con l’età tende progressivamente ad aumentare di intensità. Passano, in altre parole, da un broncospasmo legato alle sole infezioni virali respiratorie ad un broncospasmo da causa “allergica” (che chiamiamo appunto “asma allergico”). Per questo asma ci sono molti farmaci, in particolare i cortisonici inalatori, che fatti a cicli di qualche mese riescono egregiamente a ridurre e far cessare il ricorrere del broncospasmo. Sua figlia, da quello che scrive, sembra avere soltanto gli episodi durante le virosi respiratorie, tuttavia alla sua età un semplice test cutaneo per le allergie può e deve esser fatto, per poterle dare precise indicazioni di trattamento oltre che di terapia. Con cordialità.

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