Salve Dottoressa, sono la mamma di un bimbo nato prematuro a 34 settimane per una rottura prematura del sacco.
Sono passati cinque mesi dal parto, per fortuna è andato tutto bene eppure ancora mi domando se avessi potuto prevenire questa situazione in qualche modo.
Durante la gravidanza non ho avuto alcun problema, gli esami e le analisi sono andati sempre tutti per il meglio.
Dopo il parto mi hanno fatto l’esame istologico della placenta, vorrei capire se da questo possa evidenziarsi qualcosa che riconduca alla causa del mio parto prematuro, le riporto la diagnosi in quanto da profana non ne capisco il contenuto:
“placenta con villi morfologicamente consistenti con l’età gestazionale riferita e con focale incremento dei nodi sinciziali. Piatto coriale sede di congestione dei grandi vasi. Piatto materno indenne da alterazioni istopatologiche. membrane amniocoriali libere, comprendenti anche la decidua capsulare, normostrutturate. Cordone normovascolarizzato”. Grazie mille.
Sara De Carolis
Gentile signora,
Il fatto che “il piatto materno era indenne da alterazioni istopatologiche” attesta che di materno c’era ben poco.
Il parto prematuro riconosce cause note e cause non note, quali stress, traumi.
Per la prossima gravidanza, c’è la possibilità che si ripeti comunque l’evento. Lei sarà tenuta a fare controlli clinici ed ecografie (cervicometria) per comprendere anzitempo la possibilità di correggere/migliorare alcuni fattori. Ovvio che l’assenza di uso di nicotina (prima della gravidanza), il buon peso corporeo, l’igiene dentaria ed una dieta ottimale possono contribuire alla buona riuscita della gravidanza. Cordialmente.
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