Bimbo di tre anni e mezzo che trattiene cacca e pipì per non andare in bagno

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 05/02/2025 Aggiornato il 05/02/2025

Il processo che porta alla completa gestione degli sfinteri, di cui fanno parte sia trattenere cacca e pipì sia usare il bagno quando serve, può essere complicato: ci possono volere tempo e altrettanta pazienza prima che si concluda favorevolmente.

Una domanda di: Beatrice

Salve ho un bimbo di 3 anni e mezzo e si rifiuta di fare la pipì e cacca nel vasino… quando va all’asilo sta senza pannolino ma la trattiene e il più
delle volte si fa la pipì addosso… non so come fare. Le maestre mi hanno detto che lo mettono sul vasino ma niente dice “provo domani”. Che cosa potrei inventare per convincerlo? Grazie mille.

Angela Raimo
Angela Raimo

Cara signora,

anche se raggiungere il controllo degli sfinteri non è semplice come schiacciare un bottone, il suo bambino possiede questa capacità almeno stando a quello che lei riferisce, visto che appunto “trattiene cacca e pipì” per non andare in bagno. Ovviamente poi finisce per sporcarsi, ma questa è solo una conseguenza del suo rifiuto di usare il vasino quando dovrebbe faro. E a proposito del vasino mi sento di dire che suo figlio è già grande per usarlo, parlo per le dimensioni del suo corpo, quindi potrebbe già utilizzare il water, a casa con il riduttore e uno sgabellino sotto i piedi, all’asilo senza ausili visto che di sicuro sono disponibili tazze a misura di bambino piccolo. Il fatto che suo figlio dica “ci provo domani” equivale ad affermare “non sono pronto” e anche, azzardo, “non so bene come devo fare”. Il mio consiglio è di “esercitarlo” a casa, mettendogli a disposizione un libriccino da leggere solo quando si siede sul water e magari, come rinforzo, dandogli una piccola sorpresa quando raggiunge l’obiettivo. Ci possono volere comunque ancora tempo e tanta pazienza, non pressatelo, sarebbe peggio. Parlategli, invece, questo sì, magari chiedendogli se gli dà fastidio sentirsi bagnato o sporco, per indurlo a riflettere sul fatto che dipende da lui che non succeda. Anche l’emulazione può dare una mano: all’asilo a una certa ora tutti i bambini vengono portati in bagno a fare pipì, chissà mai che non gli serva per fare lo stesso.  Vedrà che la situazione è destinata a risolversi.  Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Candeggina inalata in gravidanza: ci sono rischi?

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

La candeggina può essere pericolosa se inalata insieme ad altri prodotti che sprigionano gas tossici. Da sola, invece, non espone a rischi.   »

Idronefrosi del feto

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

È importante individuare con l'ecografia eventuali anomalie dell'apparato urinario, per avere modo di sottoporre il neonato a tutte le indagini del caso subito dopo il parto.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti