Leggendo qualche libro di psicologia e pedagogia alle scuole superiori, ricordo vagamente che il bambino cerca di imitare il genitore dello stesso sesso. Mi chiedo, mio figlio tende ad avere un rapporto conflittuale con me perché vede il padre che ha con me una relazione ormai compromessa da tempo? Mi chiedo se la soluzione migliore sia dividersi visto che spesso il bambino dinanzi ad un mio NO mi alzi le mani, e sfoga la sua frustrazione su di me anche se non legata particolarmente ad un mio intervento nella sua vita. Inoltre, da un rapporto simbiotico che avevamo fino a 3 anni in cui mi baciava e mostrava affetto siamo passati ad una fase in cui spesso mi rifiuta quando lo voglio abbracciare o prendere in braccio. Lui ha 5 anni e fa così da un paio di anni. Ho sempre fatto crescere il bambino nella convinzione che dovesse attaccarsi sia a me che al papà, ma credevo che almeno ancora a 5 anni fosse legato più alla mamma emotivamente parlando, invece mi risponde anche con frasi del tipo “sì, meglio che te ne vai e non vieni così ti liberi”. Comincio a preoccuparmi seriamente…anche perché il papà non interviene mai a mio favore e stiamo spesso a rimproverarci davanti al bambino, cosa che sappiamo essere assolutamente deleteria.
Francesca Simion
Cara mamma, nella sua lettera mi colpiscono la consapevolezza delle problematiche e l’amore che mostra per il suo bambino, accompagnate dal desiderio di potergli essere di aiuto per la sua crescita. Il periodo tra i quattro e i sei anni è certamente un periodo sensibile in cui ogni bambino attraversa una fase di identificazione con il genitore dello stesso sesso e in cui avviene un processo di identificazione e di internalizzazione delle regole che vede essere adottate dal proprio genitore. In altre parole, inizia un processo di identificazione e di apprendimento delle regole che vede rispettate dagli adulti, in particolare da quelli che si prendono cura di lui. Non per questo non ama la propria mamma e di questo vorrei rassicurarla. Certamente il vivere in un ambiente in cui risultano frequenti gli scontri piuttosto che gli incontri, gli scambi, i gesti affettuosi tra i due genitori non aiuta il suo processo di sviluppo nella sfera emotiva e relazionale. Soluzioni drastiche come la separazione cui lei fa riferimento non mi appaiono tuttavia la strada da imboccare né per il bene del bambino né per il bene della coppia genitoriale, almeno non l’unica e non di certo d’impulso. Questo bimbo ha bisogno di entrambi i genitori per poter crescere sereno e la vostra maturità nell’affrontare i problemi della vostra coppia determinerà il suo futuro sviluppo armonico relazionale, emotivo e cognitivo. Rimboccatevi le maniche e cominciate a parlarvi, a tendervi le mani, a cercare di capire le ragioni per cui non siete più in grado di relazionarvi in modo armonico e affettuoso, di confrontarvi con serenità per trovare un equilibrio che assicurando a voi un benessere emotivo si rifletterà sicuramente nel modo migliore su quello del vostro bambino. Fatelo per il bene del vostro piccolo, ricordatevi di quanto vi siete amati e le ragioni per cui vi siete smarriti perdendo quell’intimità e condivisione da cui siete partiti. Creda, è uno sforzo che merita di essere fatto per il bene del vostro bambino certo, ma anche del vostro. Mi tenga aggiornata, se lo desidera. Cari saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.