Bimbo di 17 mesi che di notte reclama il latte

A cura di Elena Bozzola - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 05/11/2024 Aggiornato il 05/11/2024

Non è opportuno offrire al bambino un biberon di latte quando di notte si sveglia e questo vale anche se serve a farlo riaddormentare. Per consolarlo è meglio ricorrere ad altro.

Una domanda di: Antonio
Salve, il nostro piccolo ha 17 mesi e da circa un mese ha ripreso a svegliarsi di notte chiedendo il latte (bottiglia). È un bimbo che va al nido fino alle 16, mangia senza problemi e la sera va a dormire intorno alle 20 (fa un pisolino dopo pranzo di circa un’ora); pesa circa 13 kg per 87 cm.
A cena di solito mangia un po’ di pasta (condita con verdure/pomodoro ) e poi secondo e frutta. Nell’ultimo mese puntualmente intorno alle 24 e poi alle
4 del mattino si sveglia con un pianto via via più forte (sia che dorma in culla nella cameretta con la sorella che nel lettone); prende anche 250/300
ml di latte ogni volta e si riaddormenta. Le sue abitudini, a parte il risveglio, sono sempre le stesse; sveglia intorno alle 7, colazione e poi
nido tra le 8.15 e le 8.30. Non sappiamo se è un disturbo del sonno (la sorella di 6 anni fino ai 4 anni ha avuto qualche episodio di pavor notturno), fame dovuta ad altro
(ossiuri?) oppure semplicemente fame.
Grazie per la disponibilità.
Elena Bozzola
Elena Bozzola

Cari Genitori,
i problemi del sonno, sia in termini di quantità sia in termini di qualità, sono molto diffusi tra i bambini. Il sonno è importante per tutti, ma per i bambini ancora di più per favorirne la crescita, lo sviluppo psico-fisico e per prevenire le malattie. Il neonato passa la maggior parte del tempo a dormire, sia di giorno che di notte, e si risveglia più che altro per la sensazione di fame. Con la crescita il numero delle ore di sonno diminuisce progressivamente e il riposo diventa più regolare, dissociandosi sempre più dalla alimentazione. In altre parole, si passa dalle 14-17 ore di sonno per i più piccoli (0-3 mesi) alle 12-15 ore tra i 4-11 mesi che poi diventano 11-14 ore per i bambini fino ai 3 anni. Per quanto riguarda la qualità del sonno, i risvegli e il ritmo veglia-sonno, ci viene in aiuto un recente studio finlandese. Il team di Pavone che ha studiato un gruppo di lattanti tra i 3 e i 24 mesi d’età, sani, ovvero senza patologie concomitanti, per stabilire dei modelli di “normalità”. Lo studio ha potuto evidenziare che i risvegli notturni sono comuni, intorno ai 2-3 durante il primo anno, per poi scendere a 1 tra i 18 e i 24 mesi. Tra i bambini di due anni, circa 1 su 3 si sveglia ancora tutte le notti o quasi e il 15% addirittura due volte, proprio come nel caso del vostro bambino. Spesso i motivi dei risvegli possono essere correlati ad aspetti emotivi, quali incubi o ansia da separazione, cambiamenti di routine o ambienti nuovi. Ma ovviamente bisogna tenere sempre presente malattie ed infezioni, quali il raffreddore che potrebbe interferire con il buon sonno, specie con l’avvicinarsi della stagione invernale ed il diffondersi dei germi comuni. Il consiglio che vi posso dare è di consolare il vostro bambino al risveglio, evitando però latte o altri liquidi compresa la camomilla; preferire piuttosto l’utilizzo di un oggetto consolatorio per riaddormentarsi, come il ciuccio. Con cordialità.

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