Gentile dottore, mio figlio Francesco ha ora 10 mesi, ma da quando ne aveva
4 abbiamo notato una forma strana del cranio, così ci siamo rivolti ad un
centro che si occupa di armonizzatori craniali ed è stata riscontrata la
brachicefalia.
Ahimè non abbiamo messo il caschetto perché condizionati da chi ci diceva che
si sarebbe sistemata crescendo, questo non è avvenuto!!! Io sono arrabbiata con me
stessa per non aver deciso di intervenire con il caschetto, mio figlio ha
10 mesi è una forma del cranio ancora strana. Siamo ancora in tempo per
intervenire in qualche modo? Il centro a cui ci rivolgermi ci ha detto che
è troppo tardi. Grazie, sono disperata.
Carlo Efisio Marras
Gentile Signora,
l’asimmetria del cranio si riscontra molto frequentemente nel primo anno di vita: si stima, infatti, che circa il 20% dei bambini può presentarla. Può manifestarsi in maniera differente sia in termini di morfologia (forma) che di gravità: da lieve, a moderata, a severa.
Le asimmetrie craniche possono essere causate da una precoce fusione di due o più ossa del cranio, o da posizioni più o meno obbligate del capo. Nel primo caso si parla di craniosinostosi, nel secondo di plagiocefalia posizionale.
Nei casi di craniosinostosi può essere indicato il trattamento chirurgico. La soluzione chirurgica è normalmente posta nelle forme moderate o in quelle severe e suggerita per problematiche di ordine estetico, funzionale o visivo. Tali aspetti possono presentarsi e avere un’importanza diversa a seconda del tipo di malformazione in esame.
Nelle forme posizionali il trattamento non è chirurgico ma basato esclusivamente a) su un adeguato counselling dei genitori che imparano a gestire la posizione del bambino nelle varie fasi della giornata; b) su percorso neuromotorio svolto con il contributo di un fisioterapista dedicato; c) sull’eventuale utilizzo dell’ortesi cranica (caschetto) che favorisce il rimodellamento del capo.
In tutti i casi il trattamento (chirurgico o conservativo) deve essere precoce: generalmente tra i 6 e i 18 mesi di vita.
La descrizione del capo di Francesco orienta verso una forma posizionale tale per cui un percorso neuromotorio, di per sè, può essere quello da seguire.
Fino a qualche anno fa il caschetto veniva considerato il miglior presidio possibile per la risoluzione dell’asimmetria cranica. Negli ultimi anni sono stati riportati, in letteratura scientifica, studi che sostengono come un adeguato percorso di psicomotricità possa offrire i medesimi risultati delle ortesi.
Un dato comunque importante, che i genitori devono conoscere, è che le forme posizionali non determinano conseguenze sullo sviluppo cognitivo e motorio del bambino.
Nel vostro caso sarà utile il confronto con il pediatra di Francesco che potrà rispondere alle vostre esigenze ed indicare lo specialista (neurochirurgo o maxillo-facciale) a cui potrete porre ulteriori domande.
Un caro saluto.
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