Mio figlio di un anno si addormenta solo in braccio e solo se viene cullato. In realtà lo abbiamo abituato noi, ma adesso siamo esausti. Abbiamo instaurato un rituale della sera sempre uguale, ma non serve a indurlo ad addormentarsi da solo nel lettino. Se lo mettiamo nel suo lettino gioca e non si addormenta, allora lo prendiamo in braccio, lui piange un po’ poi crolla. Come possiamo fargli modificare questa abitudine? Come possiamo insegnargli a fare la nanna nel suo letto?
Francesco Peverini
Gentile signora,
tra i sei e i nove mesi di età, la maggior parte dei lattanti inizia a dormire tutta la notte, di norma per un periodo di dieci-dodici ore, più due o tre sonnellini diurni che rappresentano altre due-quattro ore di sonno totale giornaliero.
La durata totale del sonno diminuisce poi nel corso del primo anno di vita, al termine del quale i bambini mostrano significativi incrementi del periodo di sonno notturno rispetto al diurno, una diminuzione nel tempo trascorso nel loro lettino e una riduzione dei risvegli notturni.
Quasi tutti i bambini, inoltre, hanno bisogno di almeno un pisolino pomeridiano fino a due anni di età; successivamente, la maggior parte di essi lascia questa abitudine che tende a scomparire tra i quattro e i cinque anni.
Tra i fattori in grado di influenzare la consuetudine del bambino al sonno notturno e al riposino pomeridiano, troviamo gli orari dei pasti, quelli di lavoro dei genitori, le preferenze culturali familiari, la routine della famiglia in genere.
Nel caso del bambino che ha necessità di addormentarsi solo dopo essere stato cullato in braccio, suggerirei di seguire una nuova ruotine per i riposini pomeridiani. In tal modo, il bambino sperimenterebbe un diverso approccio anche all’addormentamento della sera. Con cordialità.
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