Bimbo che dà testate contro il muro: che fare?

Dottoressa Luisa Vaselli A cura di Luisa Vaselli - Dottoressa specialista in Psicologia Pubblicato il 29/10/2020 Aggiornato il 19/02/2025

Dolce fermezza, affettuosa determinazione e il desiderio di individuare l'origine di una manifestazione di disagio sono i mezzi di cui le mamme e i papà dispongono per aiutare il bambino a rasserenarsi.

Una domanda di: Andrea
Abbiamo un problema con nostro figlio di 13 mesi, da un momento all’altro, anche senza motivo, inizia a dare testate contro muro, pavimento o altre cose o superfici comunque dure. Succede così, di punto in bianco, poi se è arrabbiato, fa anche peggio, cosa si potrebbe fare?

Luisa Vaselli
Luisa Vaselli

Gentile papà, credo che il comportamento del suo bambino sia espressione di un disagio, la cui origine non so ipotizzare perché non ho informazioni sufficienti. E’ cambiato di recente qualcosa nella vita di questo piccino? La mamma ha ripreso il lavoro? Ha iniziato il nido? Lo svezzamento si è svolto senza intoppi? Ha difficoltà ad addormentarsi? Si sveglia di notte? Nel complesso dorme poco? Faccio queste ultime domande in quanto non di rado le crisi di collera dei piccolini sono conseguenza di una carenza di sonno, quindi di un accumulo di stanchezza. Oppure il bambino fatica ad accettare le piccole regole che gli vengono necessariamente imposte e i primi no? Comunque sia, l’improvviso impulso di sbattere la testina contro qualcosa va gestito con dolce fermezza, con l’obiettivo principale di evitare che si faccia male. Può essere consigliabile accucciarsi alla sua altezza e abbracciarlo, dicendogli, per esempio: Sei arrabbiato, amore? Dai vieni qui, andiamo a cercare il tuo orsacchiotto, magari è arrabbiato anche lui. O vuoi che cantiamo una canzoncina? Oppure vieni in braccio che giochiamo a “Bau settete!”? Occorre cioè tentare di distrarlo e, allo stesso tempo, trasmettergli la sensazione di essere capito, ascoltato, protetto. Così è più facile che si tranquillizzi e che si tranquillizzi è d’obbligo, perché diversamente comunicare con lui può diventare impossibile. Non bisogna comunque farsi vedere preoccupatii o ansiosi o spaventati: è necessario cioè fare da sponda sicura, affinché il bambino si senta affettuosamente contenuto, senza enfasi, senza mostrare di dare troppa importanza al suo comportamento (serve a evitare che si trasformi in un mezzo per attirare la vostra attenzione). In generale, sono le emozioni – rabbia, paura, dolore, angoscia, gioia – a dare origine a ogni singolo atteggiamento dei bambini: ai genitori il compito, non sempre facile, di individuare da quale sentimento nascono certe azioni e determinate reazioni. Mi scriva ancora, se lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Sullo stesso argomento

Vomito notturno improvviso in un bimbo di 12 mesi

08/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Paolo Pantanella

Spetta al pediatra curante stabilire la ragione per la quale un bambino tossisce solo di notte e dopo ogni accesso vomita.   »

Bimbo nato prematuro: è corretto il suo sviluppo cognitivo e neuromotorio?

13/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Migliori

Non è possibile formulare un parere sullo sviluppo neurocomportamentale di un bambino basandosi solo su quanto viene riferito a distanza, senza avere la possibilità di valutare dati oggettivi ottenuti da indagini specifiche.  »

A 19 mesi vuole solo il latte materno e non mangia altro: che fare?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Esistono piccoli accorgimenti che possono essere d'aiuto per indurre il bambino a mangiare alimenti diversi dal latte materno, ma se non funzionano può diventare opportuno fare scelte più drastiche.   »

Ossigenoterapia in un bimbo di 12 mesi (nato prematuro): come fare lo “svezzamento”?

23/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Migliori

L’ossigenodipendenza ancora necessaria all’anno di vita indica che i polmoni non sono ancora efficienti. Per i piccoli pazienti in questa situazione non può esistere un unico protocollo gestionale perché sono tante le possibili variabili presenti nei singoli casi.   »

Bimbo di 17 mesi che di notte reclama il latte

05/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dott.ssa Elena Bozzola

Non è opportuno offrire al bambino un biberon di latte quando di notte si sveglia e questo vale anche se serve a farlo riaddormentare. Per consolarlo è meglio ricorrere ad altro.   »

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti