Buonasera Dottoressa innanzitutto la ringrazio per la tempestiva risposta.
Provvedo subito a darle ulteriori informazioni.
Partendo dalla situazione pipì a scuola non abbiamo ovviamente subito rinunciato al tempo pieno ma bensì fatto prova da settembre fino a dicembre ma senza risultato e con la piena collaborazione delle maestre e prendendo cosi insieme questa decisione soprattutto pera salute del bambino.
Sviluppo motorio: credo sotto questo aspetto sia tutto nella norma tipo sale e scende scale da solo ,va in bici ,si veste e lava da solo. Non ha problemi di socializzazione ne con grandi ne con i suoi coetanei, anzi gli piace stare in compagnia.
Uso di tv ,tablet e giochi interattivi ottimo livello.
Conta i numeri e conosce i colori.
Forse prima ho dimenticato di dirle che i gesti che fa con le mani ecc.si accentuano quando é felice ,eccitato ,quando vede un cartone in tv ,quando è applicato a vedere movimenti e tutto cio che lo attira ,tipo osservare un pulman, un treno e tutto ciò che può interessarlo.
Grazie ancora e mi scusi se approfitto della sua gentile disponibilità, ma un minimo cenno per me in questo momento è tantissimo.
Angela Raimo
Gentile signora Rosanna,
rimango dell’avviso che la scelta di fare uscire il bambino da scuola prima del termine per fargli usare il bagno di casa non sia opportuna, anzi che in qualche modo gli impedisca di inserirsi pienamente nel gruppo dei coetanei. L’asilo deve servire anche ad apprendere regole comuni, a comportarsi secondo schemi sociali condivisi: immagini cosa accadrebbe se tutti i bambini facessero come il suo e se venissero assecondati … Se le maestre escludono l’esistenza di un problema psicologico significativo, direi senz’altro di cominciare a lasciarlo a scuola fino al pomeriggio, cercando sempre di incoraggiarlo a usare il bagno quando anche gli altri bambini vi vengono accompagnati. Diversamente si rischia di cristallizzare il comportamento anomalo del bambino, anziché favorire la possibilità che lo superi sviluppando un rapporto più equilibrato con le proprie funzioni fisiologiche, fare pipì in questo caso. Per il resto, i movimenti delle mani (e delle altre parti del corpo) che il suo bambino compie (e per i quali lei mi ha scritto la prima volta) non appartengono all’ambito della normalità in senso stretto, quindi concordo con il pediatra sulla necessità di una valutazione da parte di un neuropsichiatra infantile. Il neuropsichiatra per poter esprimere un parere dovrà necessariamente anche valutare gli altri ambiti dello sviluppo, secondo parametri piuttosto precisi, ed è un bene che lo faccia perché in caso di problemi è più facile controllarli se si agisce tempestivamente, grazie al fatto di essere riusciti a individuarli. Non escludo comunque che la sua sensazione che tutto vada per il meglio e che il bambino abbia raggiunto ogni singolo traguardo in maniera adeguata sia giusta, è solo che è comunque prudente che sia un neuropsichiatra a confermarglielo, dopo aver visitato il bambino. Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.