Il figlio del mio compagno ha 5 anni e mi trovo in difficoltà in quanto il bambino non è abituato a dormire nel lettino da solo, non è abituato a lavarsi (bagno e/o doccia) da solo e non è abituato a passare del tempo da solo con se stesso neanche sotto la supervisione del padre. Il bambino vive completamente in simbiosi con il padre (e cosi anche con la madre a dir del mio compagno) e la quotidianità viene monopolizzata dalle decisioni del bambino. Si va a letto (nel lettone) tutti insieme quando il bambino ha sonno, ci si sveglia quando si sveglia lui, si decide cosa fare in base a quello che vuole fare lui. E’ una situazione ingestibile dal punto di vista di una persona nuova che cerca di entrare in punta di piedi nella vita del suo compagno con un figlio. Cosa ne pensa ?
Angela Raimo
Cara signora,
comprendo perfettamente i suoi sentimenti e le sue ragioni. Va detto subito che, come di certo lei stessa ha intuito, la situazione è complessa e non di facile soluzione. Il bambino va di sicuro spinto verso una maggiore autonomia, specialmente per quanto riguarda il riposo notturno: dovrebbe infatti già dormire nel suo lettino e andare a letto la sera a un’ora ragionevole, prima degli adulti che giustamente hanno diritto a uno spazio loro. Posto questo non può essere lei a educare il bambino: a pensarci devono essere il suo compagno e la mamma. Potrebbero cominciare proponendogli un piccolo rituale di accompagnamento al sonno, nel quale inserire la lettura di una fiaba seguita dall’accensione della lucina della notte. Per abituarlo al lettino potrebbero anche ricorrere al trucco del lettino magico, che consiste nel dire che il lettino premia i bambini che cominciano a dormire da soli, facendo trovare sotto di esso un piccolo dono al mattino… Al risveglio gli si può far scoprire un regalino. Così si può andare avanti per qualche notte. Bisognerà agire con la massima gradualità, per evitare ribellioni importanti, tuttavia i genitori dovranno anche dimostrarsi decisi, nella certezza che non è un bene per il bambino condurre una vita in così stretta simbiosi con gli adulti. E’ bene anche che il bambino abbia modo di frequentare i coetanei anche al di fuori dalla scuola materna: dica al papà di invitare qualche amichetto e poi consentite ai bambini di giocare da soli, organizzandosi come meglio credono. Ci vogliono pazienza e fermezza, ma se entrambi i genitori sono convinti che sia opportuno modificare le cose vedrà che riusciranno nell’intento. Mi tenga aggiornata. Con cordialità.
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