Salve dottore, mia figlia ha un anno e mentre la fase del suo addormentamento è piuttosto rapida, ha un sonno è molto agitato, non ha mai dormito piu di 4 ore di seguito e questo è successo solo un paio di volte. Abbiamo provato a seguire una routine (pappa, bagnetto, gioco, nanna), abbiamo provato con la camomilla, a farla dormire nel lettone, a farla stare sveglia fino a tardi, a metterla a dormire alle 9, ma nulla sembra funzionare. C’è qualcos’altro che possiamo fare soprattutto in vista dell’arrivo della sorellina a luglio? Grazie in anticipo.
NB. Durante il giorno fa un paio di pisolini da un’ora e mezza senza alcun problema.
Francesco Peverini
Cara mamma,
gli studi dicono che il 27% dei bambini dorme meno di quanto raccomandato per la loro età. Nel nostro caso, la bimba di un anno dovrebbe dormire dalle 11 alle 14 ore su 24. Compresi i pisolini diurni. Il debito di sonno nei bambini può portare a conseguenze come disattenzione, irritabilità, iperattività, problemi di controllo degli impulsi, disturbi comportamentali o di apprendimento.
Poco sonno nei bambini, ovviamente, porta anche a problemi di sonno per i genitori. Se i bambini si svegliano spesso nel cuore della notte, incapaci di riaddormentarsi, i genitori li aiutano a riaddormentarsi. Nel tempo, sia i genitori che i bambini possono così manifestare i sintomi di privazione di sonno.
Di tutti i potenziali disturbi del sonno riscontrabili nei piccoli, l’insonnia comportamentale è il più frequente (25 % dei bambini); seguono i disturbi respiratori come le apnee notturne (nell’ 1-3% dei casi), disturbi del movimento legati al sonno come la sindrome delle gambe senza riposo (2-8% dei casi) e gli incubi o la paura (5-35%).
L’insonnia comportamentale è caratterizzata da bambini che hanno difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, con conseguente scarsa qualità e durata del sonno.
Questo disturbo risente spesso di associazioni negative con il sonno, sia per la fase di addormentamento che per quella del risveglio notturno. Se il bambino si sveglia durante la notte, potrebbe non essere in grado di tornare a dormire senza il conforto da un genitore (coccole, voce calma, acqua).
Altri fattori sono ambientali (illuminazione, temperatura, rumori nella stanza).
Utile far giocare a sufficienza i bambini durante il giorno, per ridurre l’energia disponibile durante la notte ed essere costanti nel programma di induzione al sonno ogni giorno, inclusi i fine settimana.
Il primo trattamento raccomandato è rappresentato quindi dalla formazione dei genitori. Genitori che comprendono le varie fasi dello sviluppo del sonno del bambino, saranno più in sintonia con la durata e i tempi del ritmo sonno-veglia dei loro figli, consentendo loro di prevenire la formazione dei disturbi del sonno.
Tutto ciò dovrebbe sempre essere discusso con il pediatra, a cui andrebbe fornito un diario del sonno dei bambini. Nel suo caso, credo davero sia opportuno che lei si rivolga al suo pediatra per parlare della situazione. Con cordialità.
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