La mia bambina di 3 anni e mezzo da un paio di giorni si tocca
più volte al giorno il naso, le guance, le orecchie e si gratta. Lo fa
continuamente tranne se impegnata in attività fisica tipo andare in bici o
quando è al parco giochi.
È una bambina molto socievole, ha tanti interessi ed esprime le sue emozioni
in modo dettagliato, ha un linguaggio ricco.
Vorrei capire se può essere una fase transitoria come altre (si mangiava le
unghie, balbettava) che in poche settimane sono scomparse ed erano causate
dal fatto di non voler andare a scuola.
In realtà a scuola è ben integrata e rispetta le regole, cosa che a casa
tende a non fare, ma vorrebbe stare sempre con me.
È necessario prenotare subito esami per escludere patologie neurologiche o
psichiatriche o aspettare l’evoluzione eventuale di questi movimenti?
Ultimamente l’ho rimproverata spesso perché fa tanti capricci.
Sviluppo cognitivo, relazionale, neurologico finora sempre nella norma.
La ringrazio.
Angela Raimo
Gentile signora,
mi ha molto colpito che lei sottolinei quasi con stupore (o forse è dispiacere o ancora perplessità?) che la bambina “vorrebbe stare sempre con lei”. E’ una bimba piccola, sarebbe anomalo se non ci volesse stare con la sua mamma! Stia tranquilla che verrà un giorno in cui gli interessi di sua figlia si sposterano altrove e altrove cercherà compagnia: non abbia fretta che arrivi questo giorno, si goda l'”epoca della figlia piccola”, che dura pochissimo sia in assoluto sia in relazione all’economia dell’esistenza. Per il resto non ravvedo nulla che non va in questa bambina, come di fatto non vede nulla di strano il pediatra curante che ha modo di visitarla “dal vivo”. Non ho idea di quali patologie psichiatriche e neurologiche lei ipotizzi, e non capisco neanche perché visto che come riferisce lo “sviluppo cognitivo, relazionale, neurologico finora è stato sempre nella norma”. Se ci sono patologie che coinvolgono il cervello le assicuro che si esprimono con dei segni inequivocabili. Per quanto riguarda il fatto che rimprovera spesso la sua piccina, non è il metodo più appropriato per darle serenità e, alo stesso tempo, favorire la possibilità che inizi a rispettare le regole e ad assecondare le sue richieste. Cerchi piuttosto di essere più affettuosa, di giocare con lei e, in particolare, di spiegarle le cose più e più volte: tenga presente che i bambini piccoli hanno bisogno di sentirsi ripetere spesso le regole per avere modo di acquisirle e poi di applicarle. Rileggendo la sua lettera mi viene da pensare che forse sia lei, cara mamma, ad avere bisogno di aiuto per affrontare con più strumenti lo straordinario ma complesso compito di crescere un bambino. Con cordialità.
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