Ho una bimba di 7 mesi che mi mette in po’ a dura prova. Ultimamente è difficile da gestire. Durante il giorno vorrebbe sempre stare sveglia salvo poi essere ovviamente stanchissima e nervosa. Di solito mi accingo a farla riposare ai primi segnali di stanchezza. Ma è difficile farla rilassare, ci vuole diverso tempo e quando dorme molto lo fa per un’ora, non di più. In più piange spesso, si lamenta se la metto nel passeggino, sul fasciatoio, nel box, nel seggiolone, nell’ovetto della macchina. Il più delle volte le passa e si tranquillizza, ma la risposta immediata è di pianto del tipo “ci sono rimasta male”. Potesse scegliere lei dovrebbe stare sempre in braccio o sul tappeto per terra a giocare. Cose che facciamo per diverso tempo, ma ovviamente non può essere esclusivo. In più sta manifestando ansia di separazione ogni qualvolta le do le spalle (non solo se lascio la stanza) e alla sera vuole stare solo con me e in braccio a me. Questi ultimi comportamenti penso siano legati alla fase di crescita, ma sommati ai precedenti mi creano disagio e molta fatica. Premetto che sto allattando al seno e di notte la bambina si sveglia almeno un paio di volte. Provo a farla riaddormentare con coccole ma riesco a farla dormire solo attaccandola al seno. Di giorno invece non è sempre necessario. Purtroppo sono l’unica che riesce a gestirla completamente e posso farmi aiutare solo da mia mamma che riesce molto bene ma abita lontano. Tendenzialmente è una bambina molto attiva e sveglia ed infatti ama stare libera. È anche molto sorridente e tranquilla in alcuni momenti ma in altri sembra un’altra. Sono molto stanca e preoccupata per la salute della mia bimba poiché credo che il sonno sia molto importante per lo sviluppo e perché questo suo essere così irascibile rende automaticamente me nervosa e un po’ affaticata. Quali suggerimenti vi sentite di darmi? Sono comportamenti normali? Ringrazio anticipatamente tantissimo chi vorrà rispondermi.
Angela Raimo
Cara mamma,
tutto quello che lei descrive della sua piccolina rientra in un quadro di assoluta normalità. Stare in braccio della mamma o a terra, su un tappeto, le dà modo di sperimentare sensazioni piacevolissime dovute al contatto co lei e di misurarsi con le prime esperienze di interazione con l’ambiente. Nelle altre circostanze evidentemente si sente invece costretta ed è quindi ovvio che in prima battuta accenni a un minimo di ribellione o, comunque, si mostri, contrariata. Credo che sia lei, gentile signora, ad avere bisogno di pause rigeneranti, di momenti per rilassarsi in quanto è indubbio che prendersi cura di una bambina vivace, curiosa, reattiva e, allo stesso tempo, allattarla è faticoso. Perché non pensa a iscriversi a un corso di yoga per mamme e bambini piccoli, a cui andare cioè con sua figlia? Potrebbe esserle di grande giovamento per allentare la tensione e sentirsi meno stanca. Le cnsiglio anche di farsi aiutare ogni volta che può, magari invitando la nonna che sta lontana a venire da lei per qualche giorno, oppure andandoci lei. Per qanto riguarda le poppate notturne, l’unico modo per eliminarle è di iniziare anon offrire più il seno di notte, limitandosi a consolare la bambina con le coccole e con la vce. L’ideale sarebbe non prenderla in braccio quando si sveglia, ma chinarsi con il corpo su di lei, lasciandola nel lettino. In pratica, bisogna farle sentire la vicinanza e confrotarla senza però darle da mangiare, visto che all’età di sua figlia la poppata notturna non risponde più a un’esigenza nutrizionale. Per quanto riguarda l’ansia da separazione, sì, va messa in conto ed è anche questa segno che le tappe dello sviluppo psicoemotivo sono rispettate. Questo vale ovviamente se il pediatra curante ha stabilito, durante i controlli, che tutto va bene dal punto di vista della salute e dell’andamento della crescita, come penso sia. Per concludere, voglio dirle che comprendo il suo stato d’animo ma sono anche sicura che tutto si risolverà con il passare delle settimane. Mi scriva ancora, se le fa piacere. Con cordialità.
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