Gentile Signora,
l’allergia alle proteine del latte è una delle allergie alimentari più comuni nei bambini, specialmente nei primi anni di vita. Si tratta di una reazione del sistema immunitario verso le proteine presenti nel latte, che può manifestarsi con sintomi di diversa entità, dalle manifestazioni cutanee (eruzioni cutanee, orticaria) a disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea) e, nei casi più gravi, con sintomi respiratori (difficoltà a respirare, asma). In presenza di questa condizione, è fondamentale evitare completamente il consumo del latte vaccino e di tutti i suoi derivati (formaggi, yogurt, burro). Tuttavia, esistono delle alternative sicure, sia per il latte che per i formaggi. Alcuni tipi di latte vegetale, come il latte di soia, mandorla, avena, cocco e riso, possono essere un’ottima alternativa, ma bisogna fare attenzione a scegliere quelli arricchiti con calcio e vitamina D per garantire l’assunzione di nutrienti essenziali. Esistono alternative vegetali ai formaggi a base di anacardi, soia o cocco. Questi prodotti, sebbene possiedano un sapore diverso, possono essere usati nelle preparazioni quotidiane senza compromettere la salute del bambino. Mentre la carne, il pesce, le uova e altri alimenti di origine animale non contengono proteine del latte e sono sicuri per un bambino con allergia. L’unica precauzione può riguardare la carne di vitello che potrebbe contenere proteine del latte. È importante evitare cibi trasformati (ad esempio, hamburger industriali, salsicce) che potrebbero contenere tracce di latte o derivati. Si può scegliere tra pollo, manzo, pesce azzurro e altre fonti proteiche, inclusi i legumi. La frutta e verdura fresca, essendo completamente prive di proteine del latte, sono sempre sicure e rappresentano una parte fondamentale della dieta di un bambino. Offrire al bambino una varietà di verdure e frutta di stagione aiuta a garantire il giusto apporto di vitamine, minerali e fibre. La frutta secca e i semi oleosi (come noci, mandorle, semi di zucca, semi di girasole) possono essere aggiunti come snack o usati per preparazioni, per arricchire la dieta con grassi sani e proteine vegetali. Cereali e legumi sono fonti eccellenti di carboidrati, fibre e proteine vegetali. Questi alimenti sono naturalmente privi di latte e, se cucinati senza aggiunta di burro o latte, rappresentano una parte importante di una dieta bilanciata. Riso, quinoa, avena, farro e pasta senza uova possono essere consumati come parte dei pasti. I legumi (lenticchie, fagioli, ceci) sono anche ricchi di proteine e fibre. Per quanto riguarda i dolci e gli snack, molte ricette tradizionali contengono latte o burro. Tuttavia, è possibile preparare dolci senza latticini utilizzando ingredienti alternativi come olio monoseme, olio di cocco, o latte vegetale. Esistono anche snack confezionati senza latte, ma è fondamentale leggere sempre l’etichetta per verificare la presenza di tracce di latte. È cruciale evitare cibi che potrebbero contenere latte in forma visibile o nascosta. Tra questi i dolci confezionati che potrebbero contenere burro, latte in polvere, alcuni tipi di pane e cracker che potrebbero contenere derivati del latte, salse e condimenti che potrebbero essere preparati con latte o panna. Quando si ha un bambino allergico alle proteine del latte, leggere attentamente le etichette degli alimenti è fondamentale. Molti alimenti trasformati contengono tracce di latte, anche se non sono sempre evidenti. La dicitura “può contenere tracce di latte” è un’indicazione chiara da tenere in considerazione. Per quanto riguarda il parmigiano, se molto stagionato può cautamente essere proposto a un bambino allergico al latte, purché la sua allergia non sia grave. È preferibile comunque non farlo prima dell’anno di vita e limitarsi a piccolissime quantità. Infine, in caso di allergie alimentari, è sempre consigliato consultare un pediatra o il nutrizionista per pianificare una dieta “a misura del proprio bambino”. Cari saluti.