Bimba di 5 mesi e mezzo che rifiuta le pappe: che fare?

A cura di Roberta Levi - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 26/04/2023 Aggiornato il 26/04/2023

Lo svezzamento o, più di preciso, l'introduzione dei primi alimenti diversi dal latte, spesso richiede molta pazienza: può essere necessario procedere per tentativi, magari ricorrendo a piccole astuzie volte a incuriosire il bambino nei confronti dei nuovi sapori.

Una domanda di: Elena
Salve, la contatto per avere un consiglio per quanto riguarda la mia bambina. È nata 3170 g per 50 cm, all’inizio cresceva benissimo, prendeva circa 300 g a settimana, allattamento esclusivo al seno, ma dal secondo mese ha cominciato a prendere meno peso, crescendo comunque bene in altezza. Ad oggi che ha 5 mesi e 2 settimane pesa 6.550 g per 66 cm e circonferenza cranica 43. La pediatra ha consigliato lo svezzamento, però la bambina rifiuta il cibo. Glielo fatto presente alla pediatra, ma lei insiste dicendo che deve mangiare. Io ho paura che forzando la situazione peggiori, ma non so cosa fare. Inoltre la bambina mangia al seno: l’ultimo mese ha preso 700 grammi.
Roberta Levi
Roberta Levi

Gentile signora, sei mesi sono l’età corretta per iniziare lo svezzamento, come le ha detto la sua pediatra . Lo svezzamento è un passaggio fondamentale nella vita di ogni bambino e può risultare più o meno difficile. Alcuni bimbi si dimostrano articolarmente ostili nei confronti degli alimenti diversi dal latte perché la novità si associa al distacco dalla mamma e questo vale, ovviamente, soprattutto per i piccoli allattati al seno, come nel suo caso, oppure per i bimbi che per qualunque ragione non sono ancora pronti per questo passaggio. Occorre fidarsi del bambino e avere molta pazienza: se il rifiuto è netto non va strassato, non si deve insistere, mentre può essere produttivo sospendere per un po’ di giorni per poi riprovare, sempre senza calcarela mano. Nei vari tentativi, si può provare a proporre una pappa un po’ diversa dalla tradizionale, cercando di capire le preferenze di sapori e anche in che modo incuriosire il bambino inducendolo all’assaggio. Si può per esempio permettere di afferrare e poi portarsi autonomamente in bocca qualche piccolissimo pezzetto di verdura cotta e morbida (la zucchina, per esempio), allo scopo di rendere più interessante agli occhi della bambina il momento dei pasti. Non bisogna perdersi d’animo a volte basta riproporre il cibo due-tre volte per avere successo, altre volte invece serve più tempo ma alla fine il risultato si ottiene. Va ricordato che oltre i 6 mesi finiti alcune sostanze (il ferro, per esempio) potrebbero essere carenti nel latte, soprattutto quello materno, quindi lo svezzamento è necessario anche per un’armonica crescita. Mi tenga aggiornata. Cari saluti.

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